Decreto Sviluppo: ecco la bozza del Governo

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12 condoni o concordati fiscali presenti nella bozza che il Governo sta discutendo e che noi di Ecoseven.net pubblichiamo per i nostri lettori. I condoni sono tutti di natura fiscale, riaprono i termini per omessi pagamenti persino sui tributi locali. La Tav viene considerata opera strategica, viene ripristinata l’efficienza energetica

E’ in discussione in queste ore al Consiglio dei Ministri la bozza di Decreto Sviluppo che si attendeva per la scorsa settimana. Molte le novità presenti nella bozza: sono 12 i condoni presenti nel Decreto che il Governo si appresta ad approvare. Si tratta di sanatorie fiscali: si va dalla riapertura dei termini per gli anni pregressi alla regolarizzazione delle scritture contabili, l’accertamento con adesione per i periodi di imposta pregressi; la definizione dei ritardati o omessi versamenti definizione degli atti di accertamento e di contestazione, degli avvisi di irrogazione delle sanzioni, degli inviti al contraddittorio e dei processi verbali di constatazione; definizione delle liti pendenti; definizione dei tributi locali; definizione agevolata ai fini delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni (proroga di termini); definizione degli importi non versati; regolarizzazione di inadempienze di natura fiscale; proroga di termini per risolvere la violazione dell’obbligo della dichiarazione Iva; cumulabilita’ delle definizione agevolate. Sanatoria anche per chi non ha pagato il canone Rai e per i manifesti politici ’selvaggi’.

Viene definito strategico l’interesse per la Tav e la realizzazione della Lione – Torino e chi si introdurrà nelle aree di interesse strategico e vorrà bloccare i lavori rischia il carcere; così come anche c’è la possibilità per le imprese che realizzazno le infrastrutture di emettere bond. Viene reintrodotto il bonus per l’efficienza energetica che riguarda chi sosterrà spese dal 1 gennaio 2012 ed entro il 31 dicembre 2014, vengono rimodulate le detrazioni di imposta. Anche per gli impianti solari termici ci dovrebbe essere una detrazione del 52% fino a 50 mila euro. Porte e infissi al 40% sino ad una spesa di 40 mila euro.

Importante anche il passaggio che dice che in caso di mancata espressione da parte degli enti locali sulle opere infrastrutturali che interessano l’energia vale il principio del silenzio assenso; così come anche è oprevista la defiscalizzazione per le opere subito cantierabili.

Al momento nella bozza non è presente la norma che prevede un innalzamento dell’età pensuionabile che ci chiede a gran voce l’Europa. (mig)

Leggi la bozza del Decreto sviluppo

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