Opere pubbliche: legalità e rispetto dell’ambiente. Il decalogo di associazioni e sindacati
Legambiente, Libera, Cgil, Cisl e Uil lanciano il decalogo ‘Legalità e qualità nelle opere pubbliche’ indirizzato al governo
Dopo gli scandali e il cambio al vertice del ministero, le opere pubbliche sono sotto i riflettori. Legambiente, Libera, Cgil, Cisl e Uil vogliono dare un segnale al governo e lanciano il decalogo ‘Legalità e qualità nelle opere pubbliche‘.
L’obiettivo del decalogo è sollecitare l’esecutivo affinché prenda le misure necessarie per liberare i cantieri italiani dalla corruzione e dalle mafie.
L’obiettivo delle opere pubbliche deve essere quello di realizzare infrastrutture utili per tutti fondate su innovazione, qualità, trasparenza, sviluppo, occupazione e tutela del lavoro. Nel decalogo si pone anche l’accento sulla questione ambientale: dalla necessità delle valutazioni di impatto ambientale all’utilizzo di materiali provenienti dal recupero per ridurre lo sfruttamento delle cave.
‘L’Italia ha bisogno di nuovi investimenti nelle infrastrutture per rendere il Paese più moderno, con città più vivibili e sostenibili. Occorre garantire strutture di comunicazione funzionali, impianti idrici e di depurazione efficienti, solo per fare alcuni esempi, indispensabili per far ripartire davvero l’economia. I ritardi che caratterizzano il Paese, troppo spesso frutto di corruzione e opacità, possono essere recuperati solo attraverso scelte radicali, che passano innanzitutto per l’individuazione di opere realmente utili e coerenti con questa visione’ – hanno dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, Luigi Ciotti, presidente di Libera, Susanna Camusso, Segretario Generale della Cgil, Annamaria Furlan, Segretario Generale della CISL e Carmelo Barbagallo, Segretario Generale della UIL – ‘ma per questo serve una nuova programmazione, un confronto pubblico trasparente e delle serie e indipendenti analisi di costi e benefici’.
Ecco, di seguito, dalle regole ai controlli, le dieci priorità
1. Rendere più efficace il quadro normativo: recepire le Direttive comunitarie in tema di appalti e procedere a una rapida riscrizione del nuovo codice degli appalti; snellire il codice dei contratti pubblici per evitare il ricorso all’urgenza o all’azione in deroga delle norme; ridurre il numero dei centri decisionali; riformare l’istituto dell’arbitrato;
2. Assegnare appalti di lavori, servizi e concessioni pubbliche solo tramite gare standardizzate: abolire la trattativa privata e ridurre le strutture parastatali e quelle con struttura privatistica; standardizzare e semplificare contratti del medesimo genere, prevedendo l’indicazione in fase di gara del contratto applicato per profilo merceologico prevalente e l’utilizzo del documento di gara unico europeo; attivare concorsi per tutte le opere pubbliche;
3. Rafforzare i corpi tecnici dello Stato per eliminare il ricorso a professionisti esterni in progettazione e direzione lavori; abolire l’anomalo istituto del general contractor per evitare che la direzione lavori sia in carico alla stessa stazione appaltante; organizzare corpi stato separati e autonomi da influenze politiche; prevedere subappalti controllati, divieto di attribuzione del sub appalto ad imprese che hanno partecipato alla gara;
4. Affidare lavori solo sulla base di progettazioni esecutive: permettere l’affidamento per le concessioni di lavori e di project financing solo sulla base di progettazioni definitive; condizionare l’esecuzione della gara alla sussistenza di finanziamenti sufficienti a coprire l’intera durata della prestazione;
5. Implementare e migliorare il sistema delle whitelist: premiare nelle gara le imprese che non siano coinvolte in vicende di corruzione e di mafia; rendere obbligatorio, per le categorie di lavori sensibili, l’iscrizione alle whiteslist, preferire le imprese con buoni e certificati risultati nelle loro precedenti attività contrattuali e controllare la certificazione fiscale e contributiva;
6. Attuare il miglior controllo istituzionale: ampliare i poteri di intervento, vigilanza e sanzione dell’Autorità nazionale anticorruzione per tutte le opere pubbliche; definire indicatori certi e quantificabili sia di processo che di risultato, in modo da poter tempestivamente misurare l’efficienza della prestazione dei contraenti privati;
7. Rendere efficace il controllo tecnico per ogni appalto: scegliere collaudatori indipendenti sulla base di criteri definiti dall’Autorità nazionale anticorruzione e solo alla fine dei lavori; fornire incentivi economici per quei funzionari che conseguono buoni risultati ed inchieste interne volte ad accertare le cause di procedure con esiti scadenti;
8. Garantire completa trasparenza e incoraggiare il controllo civico:adottare il Freedom Of Information Act anche in Italia, per rendere massimamente trasparente qualunque opera pubblica nazionale e locale; introdurre il Debat Public per tutte le opere pubbliche nazionali, con garanzie su informazioni e risposte ai cittadini, sui tempi del confronto e delle decisioni.
9. Proteggere l’ambiente: attraverso la Valutazione di impatto ambientale sul progetto preliminare, con verifiche nelle fasi successive e introduzione di Linee guida per le mitigazioni e compensazioni ambientali; utilizzare materiali provenienti dal recupero nei capitolati di appalto, per ridurre il prelievo da cava, attraverso il recepimento delle Direttive europee e fissando standard minimi obbligatori; 10.Tutelare i lavoratori, contrastando la pratica del massimo ribasso; reintrodurre il rispetto della clausola sociale vincolante nei campi di appalto; escludere dalle procedure di appalto le imprese che abbiano violato gli obblighi contrattuali verso i lavoratori, assicurando la corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro; rendere obbligatorio il pagamento diretto del subappaltante da parte della stazione appaltante e in caso di inadempienza dell’impresa appaltatrice, il pagamento diretto dei lavoratori da parte della stazione appaltante.
Un altro settore a rischio, come abbiamo già scritto è quello dei rifiuti, il preferito dalle ecomafie.
a.po
Altri articoli consigliati per te:
decalogo, ecomafia, Lavori pubblici, legambiente, Libera, mafia, sindacati
limanbet giriş
… [Trackback]
[…] Read More Info here to that Topic: ecoseven.net/ambiente/indefinita-4/opere-pubbliche-legalita-e-rispetto-dell-ambiente-il-decalogo-di-associazioni-e-sindacati/ […]
second brain template
… [Trackback]
[…] Find More Info here on that Topic: ecoseven.net/ambiente/indefinita-4/opere-pubbliche-legalita-e-rispetto-dell-ambiente-il-decalogo-di-associazioni-e-sindacati/ […]
these details
… [Trackback]
[…] There you will find 91345 additional Info on that Topic: ecoseven.net/ambiente/indefinita-4/opere-pubbliche-legalita-e-rispetto-dell-ambiente-il-decalogo-di-associazioni-e-sindacati/ […]
BiNANCE £
… [Trackback]
[…] Read More on that Topic: ecoseven.net/ambiente/indefinita-4/opere-pubbliche-legalita-e-rispetto-dell-ambiente-il-decalogo-di-associazioni-e-sindacati/ […]
check my reference
… [Trackback]
[…] Find More to that Topic: ecoseven.net/ambiente/indefinita-4/opere-pubbliche-legalita-e-rispetto-dell-ambiente-il-decalogo-di-associazioni-e-sindacati/ […]
maltipoocorner
… [Trackback]
[…] Find More Info here on that Topic: ecoseven.net/ambiente/indefinita-4/opere-pubbliche-legalita-e-rispetto-dell-ambiente-il-decalogo-di-associazioni-e-sindacati/ […]
티비위키
… [Trackback]
[…] Read More on that Topic: ecoseven.net/ambiente/indefinita-4/opere-pubbliche-legalita-e-rispetto-dell-ambiente-il-decalogo-di-associazioni-e-sindacati/ […]