ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Picco (AslTo), 'ospedale Martini in campo per diagnosi precoce sordità neonato'-Cellula terroristica di matrice islamica a Napoli, arrestato giovane affiliato Isis-Sordità, il chirurgo audiologo: "Oggi la diagnosi si fa entro i primi giorni vita del neonato'-Sordità, Conni (Med-El Italia): "Dal 1977 impegnati in ricerca in ambito otologico"-"Sinner si ritira da Australian Open?", la fake news prima di match con De Minaur-Sordità profonda, nuova tecnica chirurgica robotica al Martini di Torino-Ferrari, inizia l'era Hamilton: primi giri per Lewis a Fiorano - Video-Neonata ritrovata a Cosenza, rapitori presi in casa: blitz alla festa per la 'nascita'-Papa Francesco: "Non andate dalla strega a farvi leggere la mano"-Sinner-De Minaur, diretta quarti di finale Australian Open-Kallas: "Esercito Ue? Non ne serve uno, ma 27. Investire o Russia resterà minaccia"-Milan-Girona: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv-Crollo palazzina Catania, trovato presunto disperso: aveva cellulare spento-Sonego battuto da Shelton, azzurro k.o. nei quarti degli Australian Open-Sparta Praga-Inter: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv-Sanremo 2025, Gabbani: "Sono un uomo inquieto che fugge l'apparenza e cerca serenità"-Israele, operazione a Jenin: caccia ai terroristi, infrastrutture nel mirino-Caso Santanchè su tavolo Meloni-La Russa, oggi la ministra a Roma-Israele, il grazie dell'ostaggio liberato Romi Gonen: "C'è vita dopo la morte"-Molecola italiana salva-vista, riaccende i recettori della luce

Abruzzo: la costa delle trivelle

Condividi questo articolo:

Ha senso trivellare l’Abruzzo per poco petrolio di scarsa qualità? I rischi valgono l’investimento?

L’Abruzzo si sta trasformando in un distretto petrolifero: a lanciare l’allarme è il WWF che insieme a Legambiente, Italia Nostra, LIPU, FAI, CAI e ARCI  ha presentato il dossier ‘La costa delle Trivelle. Dati e numeri sulla deriva petrolifera abruzzese’ che fotografa la complessa situazione degli idrocarburi sul territorio regionale e nel mare antistante la costa abruzzese.

Secondo gli ambientalisti, più della metà del territorio regionale è stato interessato negli ultimi anni da istanze di ricerca ed estrazione di idrocarburi; lo stesso destino è toccato a 6.241,15 kmq di mare abruzzese.

Ecco i dati diffusi dal WWF:

  • 2.213,05 kmq di territorio abruzzese sono interessati da permessi di ricerca.
  • 441,29 kmq di territorio abruzzese sono interessati da concessioni di coltivazione.
  • 101,03 kmq di territorio abruzzese sono interessati da concessioni di stoccaggio.

Cui si aggiungono:

  • 35,72 Kmq di territorio abruzzese sono interessati da istanze per concessione di coltivazione.
  • 1.018,00 kmq di territorio abruzzese sono interessati da istanze per concessioni di stoccaggio.
  • 4.222,80 Kmq di territorio abruzzese sono interessati da istanze per permessi di ricerca.

Il recente caso di Ombrina Mare ha risollevato il dibattito sul senso dell’investimento nel settore petrolifero mentre nel mondo sviluppato il trend in crescita sono le rinnovabili; senza contare che potremmo essere di fronte a petrolio difficile da estrarre e di bassa qualità.

Come abbiamo già scritto, il greggio dovrebbe essere di pessima qualità e di quantità trascurabili, sufficiente a coprire a fatica lo 0,2% del consumo annuale nazionale; gas in quantità insignificante e sufficiente a coprire appena lo 0,001% del consumo annuale nazionale, con una ricaduta locale (in termini di royalties) equivalente all’importo di mezza tazzina di caffè all’anno per ogni abruzzese.

Secondo gli ambientalisti ‘urge una politica pubblica di transizione che sappia accompagnare le trasformazioni in atto e che aggredisca i problemi ambientali irrisolti. I parlamentari abruzzesi – in particolare quelli di maggioranza che hanno possibilità di far valere le proprie ragioni presso il Governo – non hanno fino ad oggi messo in atto una strategia minimante efficace.Il Consiglio regionale non riesce ad approvare una risoluzione unitaria per contrastare il pericolo derivante da Ombrina Mare dopo il via libera della Commissione VIA nazionale.E pochi Comuni tengono ferma la perimetrazione del Parco della Costa Teatina, baluardo delle nostre risorse, paesaggi, vocazioni e talenti, nonché prezioso elemento di difesa contro la petrolizzazione. Questa situazione va sbloccata. Bisogna rendere evidente, a tutti i livelli, che l’azione da porre in  essere è irrinunciabile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, sociale e culturale.’

a.po 

 

 

 

Questo articolo è stato letto 26 volte.

Abruzzo, ombrina mare, petrolio, trivelle

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net