L’effetto delle onde sul cervello

Condividi questo articolo:

I cellulari possono modificare il nostro modo di pensare?

Da tempo l’uomo studia l’effetto delle radiazioni sul cervello, soprattutto in relazione all’insorgenza di brutte patologie. (http://www.ecoseven.net/benessere/il-cellulare-provoca-il-cancro) Gli smartphone emettono una raffica di segnali elettrici e frequenze che, secondo Peter A. Kirby di Waking Times, potrebbero influire sulla mente delle persone.

Se, a riguardo, non ci sono molti dati, dall’altra parte diverse fonti parlano di un costante inquinamento elettromagnetico. Router WiFi, cellulari, elettrodomestici “intelligenti” e reti elettriche emettono impulsi di energia elettromagnetica, che interferiscono direttamente con i nostri pensieri, emozioni, stati d’animo e persino funzioni corporee.

Al contrario dei campi naturali, i campi artificiali di energia elettromagnetica potrebbe influire sullo sviluppo delle nostre cellule. Non a caso, l’energia elettromagnetica è stata studiata dalla NASA, dalla Marina, dal Dipartimento dell’Energia, come possibile arma.

L’energia elettromagnetica a frequenze estremamente basse (ELF) è particolarmente efficace, poiché la sua gamma di frequenze è compatibile con gli impulsi che il cervello riceve ed emette. I segnali di energia elettromagnetica (EM) prodotti dall’uomo e prodotti nella gamma ELF possono essere sincronizzati con le onde cerebrali umane e condizionare il funzionamento di quest’organo.

Si potrebbe pensare che questa tecnologia possa essere usata per la riprogrammazione del genere umano ma, per fortuna, al momento è solo una fantasia. Di fatto, l’inquinamento elettromagnetico non fa bene e può interferire, in maniera ancora non del tutto chiara, con il nostro benessere fisico e mentale.

Questo articolo è stato letto 45 volte.

cellulare

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net