La spirale aspira smog

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Una scultura di Kengo Kuma riesce ad assorbire le emissioni prodotte da 90.000 automobili in un anno

Si chiama «Breath/ng» l’opera che l’architetto giapponese Kengo Kuma ha appena svelato ed è una scultura a forma spirale che purifica l’aria, riuscendo a trattenere le emissioni prodotte da 90.000 auto in un anno. Questa incredibile capacità è possibile grazie dall’utilizzo di un tessuto all’avanguardia (che si chiama «The Breath») con un nucleo attivato a nanomolecole che separa e assorbe le molecole tossiche. Sviluppato da Anemotech, questo materiale utilizza il naturale flusso d’aria per purificare l’ambiente circostante e neutralizzare l’inquinamento.

Composto da 120 pannelli «breath» origami, piegati a mano (ciascuno 1,2 metri per 1,2 metri), il lavoro a spirale di Kuma è alto circa sei metri. I 175 metri quadrati di tessuto dell’installazione sono sufficienti per assorbire i composti organici volatili di circa 90.000 auto all’anno. La spirale è sospesa da una singola asta in fibra di carbonio e fissata in posizione da 46 esclusivi giunti stampati in 3D.
L’intera struttura «Breath/ng» è stata sviluppata utilizzando il software e gli strumenti avanzati dell’azienda francese Dassault Systèmes, leader nel mondo del design 3D. Sono stati proprio loro ad invitare e ispirare Kuma, in questo senso, chiedendogli di esplorare il tema «Design in the Age of Experience» – insieme alla spirale di Kuma, la Dassault Systèmes ha presentato altre opere ecologiche alla Milano Design Week 2018.

La potente estetica dell’installazione di purificazione dell’aria pensata da Kuma offre un’interessante soluzione a energia zero per le città che risentono del problema dell’inquinamento, visto che trasforma questo dramma invisibile in un’esperienza che si può guardare e toccare.

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aria, inquinamento, Purificazione

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