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Mele piene di pesticidi: l’allarme di Greenpeace

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Uno studio rivela dati preoccupanti sui trattamenti effettuati

Secondo Greenpeace un terzo dei meleti presentano livelli di tossicità molto elevati. In un campione di terreno prelevato in Italia sono state rilevate tredici sostanze chimiche diverse.

Greenpeace ha pubblicato il rapporto: ‘Il gusto amaro della produzione intensiva di mele. Un’analisi dei pesticidi nei meleti europei e di come soluzioni ecologiche possono fare la differenza’ che contiene i risultati delle analisi di 85 campioni di acqua e di suolo prelevati in 12 paesi europei.

‘L’Italia è uno dei maggiori produttori di mele a livello europeo. Abbandonare un modello agricolo fortemente dipendente dai prodotti chimici è fondamentale, anche per proteggere i nostri agricoltori e le loro famiglie, che sono i primi a essere direttamente esposti” dichiara Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia “L’imponente uso di queste sostanze nella produzione intensiva di mele è un altro fallimento dell’agricoltura industriale’.

Nella brutta top ten troviamo al primo posto il il fungicida boscalid (presente nel 38 per cento dei campioni di suolo e nel 40 per cento dei campioni di acqua).
Ben sette dei pesticidi trovati sono fuorilegge, ma possono essere utilizzati in via eccezionale e con deroghe temporanee.

Però secondo Greenpeace una produzione di mele senza la contaminazione del suolo e delle acque è possibile: ci sono già delle buone pratiche sostenibili adottate da alcuni produttori. 

‘Greenpeace chiede ai Paesi dell’Ue di bandire i pesticidi chimici di sintesi dalle coltivazioni europee, e di indirizzare i sussidi a sostegno di pratiche ecologiche, tutelando così la salute degli agricoltori, delle acque e del suolo’ conclude Ferrario. 

‘Esistono già soluzioni ecologiche adottate da migliaia di agricoltori in tutta Europa. Per lo sviluppo di queste buone pratiche, è necessario che anche la grande distribuzione faccia la sua parte incentivando il passaggio a pratiche sostenibili’.

Sul sito SoCosaMangio.Greenpeace.it , Greenpeace mette in luce i fallimenti e gli impatti dell’agricoltura industriale e invita le persone a unirsi a questo movimento per salvare l’agricoltura e il cibo con delle semplici azioni quotidiane.

a.po

 

 

 

 

 

 

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greenpeace, mele, pesticidi

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