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Pesticidi: Italia maglia nera d’Europa

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Il nostro paese guida una classifica poco invidiabile, quella dei pesticidi

Ci sono ben 175 tipi di pesticidi nelle nostre acque: lo rivela l’Ispra – l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Questi dati allarmanti qualificano l’Italia come uno dei maggiori consumatori di pesticidi per unità di superficie coltivata dell’Europa occidentale. La stima è di 5,6 chili per ettaro ogni anno. Basti pensare che Francia e Germania hanno valori dimezzati.

La ricerca, come evidenzia il WWF, ha elaborato i dati del 2012 e il il 17,2% dei punti monitorati presenta concentrazioni superiori ai limiti di qualità ambientali. Si registra anche un aumento delle sostanze: 175 tipologie di pesticidi nel 2012 a fronte dei 166 del 2010 e di 118 del biennio 2007-2008. 

Lancia l’allarme il Tavolo delle Associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica che sono tornate a riunirsi sul tema del Piano di Azione Nazionale sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi previsto dalla direttiva europea del 2009 e adottato in Italia solo nel 2014.

‘Il Piano italiano non contiene proposte concrete per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente. Non è prevista una sensibile riduzione delle sostanze chimiche in uso, ma solo l’obbligo dal novembre 2015 di rispettare ciò che andrebbe rispettato per legge, ossia le prescrizioni contenute sulle etichette degli agrofarmaci’,  sottolineano i rappresentanti del coordinamento tra 14 associazioni che si è creato proprio per monitorare la situazione. 

‘Il rischio è che le multinazionali della chimica continuino a condizionare l’applicazione delle politiche europee nel nostro Paese e la destinazione di miliardi di euro di soldi pubblici che verranno spesi da qui al 2020 con l’applicazione della PAC, la politica agricola comunitaria. La stessa nuova programmazione dei Programmi di Sviluppo Rurale dalle Regioni per le misure agroambientali rischia di essere destinata sempre più a pratiche agronomiche che prevedono l’uso massiccio di pesticidi. Bisogna invece favorirne la reale riduzione principalmente attraverso la conversione al biologico, premiando quelle aziende agricole in grado di fare a meno dei pesticidi e  che producono  benefici per tutti: cibo sano, tutela dell’ambiente e della biodiversità agricola e naturale’.  

Del Tavolo fanno parte: Aiab, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, FAI, Federbio, Firab, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Slowfood, Touring Club Italiano, Associazione Pro Natura,SIEP, UpBio WWF.

a.po

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ISPRA, Italia, pesticidi, wwf

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