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Quando il mare muore a causa dei fertilizzanti

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I fertilizzanti arrivano nel mare attraverso i fiumi e qui sconvolgono l’ecosistema causando la morte di molte specie

L’abuso di fertilizzanti è alla base di un’area del mare che ha poco ossigeno ed è stata ribattezzata ‘dead zone’ nel Golfo del Messico, davanti alle coste di Texas e Louisiana. 

i fiumi che affluiscono nell’oceano in queste zone, ad esempio il Mississippi, immettono nel golfo una grande quantità di fertilizzanti che stimolano una crescita abnorme di alghe. Queste poi affondano, si decompongono e in questo processo consumano gran parte dell’ossigeno necessario all’ecosistema del mare.

La locale agenzia di protezione ambientale ha creato nel 2008 un piano per ridurre l’impatto dell’agricoltura sull’ecosistema del Golfo del Messico: l’obiettivo è ridurre del 45%l’inquinamento da nitrati per ridurre la “dead zone” nelle acque.

Il problema non riguarda solo il Golfo del Messico: è un processo in atto in altre zone del mondo, dall’Europa all’Asia. La mancanza di ossigeno nel mare causa la morte di molte specie marine.

E a preoccupare la salute dei mari c’è anche il petrolio, fortunatamente cinque studenti della Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino hanno messo a punto una nuova innovativa barriera di contenimento contro gli sversamenti di greggio in mare.

a.po

 

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Dead zone, fertilizzanti, golfo del messico

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