Stop all’uso di sacchetti di plastica, entro il 2020

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Gli enti locali e regionali d’Europa chiedono di ridurre le buste di plastica dell’80% e di vietarne la distribuzione gratuita

Vietare l’uso e la distribuzione delle buste di plastica entro il 2020. A chiederlo è il Comitato degli enti locali e regionali d’Europa, secondo cui le proposte presentate dalla Commissione per ridurre il numero di buste di plastica in Europa sono poco ambiziose. Il Comitato, in particolare, chiede di vietare la fornitura gratuita di buste di plastica entro il 2020, di fissare a livello UE obiettivi vincolanti, validi per tutti gli Stati membri, per la riduzione delle buste di plastica monouso e di imporre costi obbligatori su tutti i sacchetti in plastica.

Non solo. Secondo i membri del comitato servono misure urgenti per rimediare alle notevoli differenze tra Stati membri: le cifre indicano infatti che il consumo medio di buste pro capite va dalle 4 l’anno in paesi come la Danimarca e la Finlandia alle 466 di Polonia, Portogallo e Slovacchia.

‘I rifiuti in plastica presenti nel nostro ambiente, e in particolare nei mari, rappresentano un problema globale’, osserva Linda Gillham. ‘Introdurre una tassa obbligatoria per le buste di plastica è una misura semplice e ragionevole che consente all’Europa di fare un passo avanti, da un lato riducendo il numero dei sacchetti di plastica in materiale leggero, che si disperdono troppo facilmente, rimangono intrappolate negli alberi e finiscono nei mari, e dall’altro raccogliendo dei fondi per contribuire a ripulire l’ambiente’.

(gc)

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