ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Malgioglio: ''La mia Rosa più hot di Kim Basinger in '9 settimane e ½'''-Reumatologia, al via ‘Sir run’ la corsa per promuovere cura e prevenzione-Covid Italia, continua il calo: 2.561 casi e 61 morti nell'ultima settimana-Manovra, vertice Meloni-Salvini-Tajani a inizio settimana: "Sintonia su tutto"-Juventus, Motta: "Vlahovic non ci sarà. Come si ferma Leao? Dovremo aiutarci"-Re Carlo, svelato il costo per l'incoronazione. E scoppia la polemica-Sinner-Berrettini dream team, lo psicologo: "Complicità e sinergia tra due big"-Malattie rare, Malagò: "Tramite valori sport possiamo dare valenza sociale a iniziativa Aisla"-Malattie rare, Pancalli: "Serve capacità di fare squadra, sport aiuta miglioramento qualità vita"-Malattie rare, Gravina: "Il calcio sente responsabilità, potremo fare differenza anche fuori dal campo"-Malattie rare, Benedetta Signorini: "Mio papà un combattente, ho promesso di continuare la sua battaglia"-Iran, l'annuncio: "Pronti a lanciare nuove centrifughe per arricchire uranio"-Malattie rare, Mauro: "Bisogna pensare al futuro dei giovani e lo si può fare solo con innovazione e ricerca"-Malattie rare, Rafanelli (Slafood): "Per disfagia dieta ad hoc, non solo frullati"-Malattie rare, Chiellini: "Stare vicino alla ricerca è importante"-Malattie rare, Ron: "In Aisla una vera famiglia e una grande voglia perché la Sla finisca"-Scomparsa Antonio Strangio, forse ossa umane i resti rinvenuti nella sua auto-Malattie rare, Bellucci: "Per Governo le persone con Sla sono una priorità"-Malattie rare, Rizzitano (Aisla): "Ora normativa che mette al centro la persona"-Malattie rare, Sabatelli (Nemo Gemelli): "Due anni fa primo farmaco che blocca la Sla"

Usa. Nuova marea nera minaccia il Montana

Condividi questo articolo:

Una nuova marea nera minaccia uno degli angoli più suggestivi degli Stati Uniti. Dopo il terribile disastro nel Golfo del Messico, un nuovo incidente legato all’attività di estrazione e trasporto del petrolio, questa volta nel Montana. A rischio lo Yellowtone River a causa della rottura di una conduttura

Le immagini del Golfo del Messico inondato dal petrolio, dopo un incidente a bordo di una piattaforma off-shore della BP, non sono bastate da monito. Il mondo è ancora scioccato da quel terribile incidente ambientale, e già gli Statu Uniti si trovano a dover fronteggiare una nuova "marea nera".

Il teatro della nuova tragedia è questa volta lo Yellowstone River nel Montana ed è stato provocato dalla rottura di un oleodotto della ExxonMobil utilizzato per spostare il petrolio dal Wyoming e dal Canada fino all’area di Billing dove viene lavorato da tre raffinerie. Sconosciute ancora le cause ma si pensa che la rottura sia legata alle abbondanti piogge cadute nei giorni scorsi nella regione.

In realtà, la condotta, costruita almeno vent’anni fa, era già stata bloccata lo scorso maggio e, dopo un’ispezione del 2009, era stata dichiarata affidabile. Una nuova ispezione del 2010 aveva successivamente evidenziato che avrebbe potuto presentare qualche problema strutturale ma i tecnici della ExxonMobil avevano deciso comunque di utilizzarla.

Come nel disastro del Golfo del Messico, l’aspetto che ha immediatamente preoccupato esperti e società ambientaliste è stato la quantità di petrolio fuoriuscita nelle fasi iniziali dell’incidente (circa mille barili di petrolio). Il risultato è infatti una macchia che si estende per un’area di circa 10.000 miglia intorno a Billings e che probabilmente raggiungerà il fiume Missouri di cui lo Yellowstone River è un affluente.

Nonostante il blocco della fuoriuscita, le rassicurazioni dell’azienda e, soprattutto, l’assiduo lavoro delle squadre di pulizia che, nel corso della giornata di domenica, hanno cercato in tutti i modi di contenere gli effetti della macchia, i danni non sono ancora quantificabili. Secondo gli ambientalisti, il rischio principale è una sottostima delle conseguenze dannose per l’ambiente, già avvenuta nel recente passato.

Questo articolo è stato letto 21 volte.

ExxonMobile, inquinamento Yellowstone, Marea nera, petrolio

Comments (10)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net