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Mar Rosso: una petroliera a orologeria

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La petroliera del Mar Rosso potrebbe creare una catastrofe ecologica da un momento all’altro

Come racconta The Guardian, sono in corso negoziati tra l’ONU, il governo dello Yemen e i ribelli Houthi per capire come gestire la FSO Safer, una nave galleggiante per lo stoccaggio e lo scarico di petrolio abbandonata da anni nel Mar Rosso per guasto, che è diventata una specie di nave deposito che minaccia una massiccia perdita di petrolio.

La FSO Safer, infatti, contiene circa 1,1 milioni di barili di petrolio che rischiano di fuoriuscire a causa delle corrosioni dello scafo e delle paratie.

Un nuovo studio di modellazione pubblicato sulla rivista Nature Sustainability indica che più a lungo la petroliera rimane lì, più probabile sarà una fuoriuscita. E con conseguenze enormi.

Secondo il modello, metà del petrolio evaporerebbe in mare entro 24 ore. Il resto navigherebbe verso la costa occidentale dello Yemen, impiegando 6-10 giorni per approdare. La fuoriuscita minaccerebbe circa tra i 2/3 a oltre i 3/4 della pesca dello Yemen entro una settimana e quasi la rovinerebbe entro tre settimane. A seconda della stagione e dell’entità della fuoriuscita, tra 5,7 e 8,4 milioni di persone potrebbero rimanere a corto di cibo. Mentre il petrolio continuerà a diffondersi, anche Eritrea, Arabia Saudita e Gibuti potrebbero risentire del caos ambientale generato dall’impatto oleoso. Senza contare che i prezzi del petrolio aumenterebbero fino all’80%.

Fino a 8 milioni di yemeniti che fanno affidamento sul carburante per le loro pompe idriche potrebbero perdere l’accesso all’acqua corrente .

La FSO Safer si trova a 4,8 miglia nautiche dalla costa dello Yemen. Secondo Greenpeace, dal 2014 non è stata effettuata alcuna manutenzione sulla nave, motivo per cui lo scafo sta marcendo. Solo sette membri dell’equipaggio sono attualmente a bordo.

In tutto il mondo, l’industria marittima ha un record di abbandono delle navi in ​​peggioramento.

L’anno scorso il numero di navi abbandonate è più che raddoppiato, arrivando a 85. Spesso i lavoratori rimangono bloccati con le navi, i loro stipendi non vengono pagati e non hanno nessun modo per tornare a casa.

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Mar Rosso, petroliera, rischio disastro ambientale, Yemen

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