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Acqua del sindaco: ecco cosa ne pensano gli italiani

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Cresce al propensione degli italiani a bere l’acqua del rubinetto. I maggiori consumatori sono le persone di mezz’età

L’acqua del rubinetto, detta anche acqua del sindaco, è una scelta economica ed ecologica. Questo perché le acque minerali devono essere imbottigliate nella plastica e poi trasportate in giro per l’Italia. In termini di impatto ambientale, è facile intuire come sia molto maggiore rispetto all’acqua della rete.

Una ricerca di “Aqua Italia” ha quotato la propensione al consumo di acqua del rubinetto, (trattata e non) analizzando diverse fasce d’età. Per le persone di età compresa tra i 35 e i 44 anni è al 70,7%, dai 44 ai 54 anni sale al 77,1 (nel 2014 era 72,3%) e tra i 55 e i 64 anni è al 73% (era 71,8% nella precedente indagine).

Chi beve l’acqua del rubinetto “sempre” o “quasi sempre”? Vediamo i dati divisi per le stesse fasce d’età: il 41,4% nella fascia 35-44 anni, il 50,2% tra i 45 e i 54 anni e il 42,4% delle persone tra i 55 e i 64.

Il principale motivo per cui le persone preferiscono l’acqua a km zero è la comodità nelle fasce d’età 35/44 anni (27,4%) e 45-54 anni (29,8%) e il gusto in età compresa tra i 55 e i 64 anni (30,9%).

Si può chiedere l’acqua del rubinetto al ristorante? Certo, ma non è detto che sia gratuita.

In particolare poi, il 20,9% (35-44 anni), il 20,6% (45-54 anni) e il 15% (55-64 anni) degli intervistati dichiara di avere almeno un dispositivo di trattamento dell’acqua nella propria abitazione. La tipologia più gettonata è la caraffa filtrante, scelta rispettivamente dall’8,3% e 7,8% nelle prime prime due fasce d’età analizzate, mentre per i 55-64enni l’acquisto più diffuso è l’apparecchio con filtro per l’eliminazione di cloro e/o altre sostanze. In particolare, il 43,5% (35-44 anni), il 50% (45-54 anni) e il 36,8% (55-64 anni) di chi possiede un sistema di affinaggio dell’acqua ha sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica.

Per quanto riguarda la propensione al consumo di acqua trattata nei ristoranti o esercizi commerciali, la beve il 22,7% (35-44 anni), il 24,7% (45-55 anni) e il 20,7% (55-64 anni). La berrebbe, se offerta, il 48,7% (35-44 anni), il 51,5% (45-54 anni) e il 53,2% (55-64 anni).

Infine, si è indagato sul fenomeno dei Chioschi dell’Acqua che oggi erogano in moltissimi comuni, a seconda della tipologia, acqua refrigerata, gasata o filtrata. Usa o userebbe il servizio (qualora lo proponesse il comune di riferimento) rispettivamente il 44,3%, il 45% e il 46,9% degli intervistati mentre tra i residenti in comuni che non hanno proposto il servizio, l’8,9% (35-44 anni), il 8,4% (45-54 anni) e il 10,5% (55-64 anni) degli intervistati in caso di attivazione non aderirebbe ugualmente.

 

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