ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Design: brand di luxury furniture indiano Diviana sceglie Milano per aprire il primo hub europeo-Cresco Award, premiati i Comuni italiani impegnati per un futuro sostenibile-Influenza, aumenta incidenza: 418mila casi negli ultimi 7 giorni-Ricerca, campagna ‘Tutti insieme dalla scienza alla cura’ per partecipazione alla clinica-Confindustria Nautica, made in Italy conquista palcoscenico mondiale al Metstrade-Fedez, ecco 'Pulp Podcast' con Mr. Marra: lunedì 25 novembre prima puntata-La Talpa, lunedì 25 novembre super puntata finale: la chiusura in anticipo-Natale, innalzato in piazza San Pietro l'albero al centro delle proteste-Napoli, Conte: "Stimo Ranieri, l'ho chiamato. Il Var deve aiutare gli arbitri"-Criptovalute, Teng (Binance): "Ue mercato estremamente importante per noi"-Cinema, alla Casa del Jazz di Roma al via la rassegna 'Cine Opportunità' con film 'Mia'-Infertilità maschile, trovati batteri in liquido seminale che 'tagliano' spermatozoi-Sport, Icsc: Quintieri confermato presidente-Sinner, Abodi: "Vorrei pagasse le tasse in Italia, non a Montecarlo"-Torino, bimba di 10 mesi trovata morta: non escluso l'infanticidio-Ail, con ‘Segui la stella’ ritorna nelle piazze la storica campagna di Natale-Chiara Ferragni, l'inno alla sua nuova vita: "Lasciare andare certe persone per ricominciare"-Russia e lancio del super missile? "Mossa per tracciare nuova linea rossa con Usa"-Roma, Ranieri: "Non sono un mago. Voglio recuperare Dybala"-Udienze rinviate a Prato, un topo ha provocato black out in tribunale

Americani e francesi si offrono per salvare Pompei. Chi avra’ la meglio?

Condividi questo articolo:

E’ di questi giorni la notizia che sarebbero in corso con le istituzioni locali e con il Ministero del Beni culturali i contatti tra una cordata americana e una cordata di francesi per aggiudicarsi il restauro di una parte degli scavi. Pare che ci sia anche una lista top secret di imprenditori napoletani pronti ad affiancare gli stranieri

Pompei ed Ercolano come il Colosseo? Le nostre bellezze architettoniche e archeologiche, in pericolo, affidate ai privati per il restauro e il recupero dei beni artistici? In questi giorni si intensificano le voci che sarebbero in corso contatti tra una cordata francese (che vedrebbe impegnato anche il figlio dell’inquilino dell’Eliseo, Nicolas Sarkozy) e le istituzioni campane e nazionali cos’ come anche si intensificano le voci di un interessamento di alcuni americani. Il budget che le due cordate potrebbero mettere a disposizione per salvare Pompei starebbe attorno ai 20 milioni di euro e un gruppo di industriali campani potrebbe affiancare una delle due cordate.

Sull’interssamento dei campani non ci sono ancora conferme. Chi potrebbero essere i nomi più indiziati? Antonio D’Amato o Giovanni Punzo per esempio? L’ex presidente di Confindustria e il patron del Cis di Nola di certo un pensierino l’avranno fatto. Ancora non è dato sapere. Quello che si sa è che bisogna evitare che il tempo passi inutilmente. A Pompei la grande biglietteria progettata, il ristorante ed altre aree per la fruizione dei beni non possono essere messi in funzione.

Perchè? Perchè manca un tubo di 30 metri per l’aria condizionata. E il sottosegretario ai Beni culturali, Riccardo Villari, napoletano doc, visitando gli scavi l’altro giorno si è perfino spinto a dichiarare che un interesse di Apple o di Google per gli scavi non si dovrebbe escludere e che farebbero carte false per accaparrarsi una cosa del genere. Sarà davvero così? Noi di Ecoseven.net ce lo auguriamo di vero cuore, nel frattempo vedremo quale cordata, se americana o francese, avrà la meglio per salvare Pompei. Speriamo in fretta! (michele guerriero)

Questo articolo è stato letto 34 volte.

cordata francese per salvare pompei, ercolano, ministro galan per salvare pompei ed ercolano, Pompei, scavi di pompei

Comments (8)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net