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Dieci milioni di euro per rimuovere o demolire opere e immobili in aree a rischio idrogeologico

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I comuni a rischio possono richiedere al ministero i fondi per demolire opere e immobili pericolosi

Molte aree del nostro paese sono a rischio di dissesto idrogeologico, ce ne accorgiamo ormai ogni anno quando nei periodi di forti precipitazioni l’Italia mostra tutta la propria fragilità.

Il rischio idrogeologico rappresenta il rischio del verificarsi di un evento catastrofico, quale alluvione, frana o valanga, in particolari condizioni climatiche e ambientali.

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha previsto dei finanziamenti per gli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in aree a rischio.

Possono accedere ai fondi i comuni nel cui territorio ci siano opere e immobili realizzati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire, in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato.

Il finanziamento coprirà i costi degli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili. Sono incluse le spese tecniche e amministrative connesse, ove sia presente un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti.
Nelle spese tecniche rientrano i costi di smaltimento dei materiali derivanti dalle demolizioni e gli interventi per favorire la ripresa della vegetazione autoctona.

Il fondo di 10 milioni di euro servirà ad anticipare ai comuni le risorse necessarie per rimuovere le opere abusive nelle aree a rischio, che a volte restano in piedi proprio per mancanza di fondi negli enti locali.

Possono presentare la domanda di concessione di finanziamento i comuni nel cui territorio ricadono l’opera o l’immobile realizzati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire, dando priorità ai manufatti costruiti in aree classificate a rischio idrogeologico elevato o molto elevato (R3 e R4).

Una volta ottenuto il finanziamento, i comuni avranno quattro mesi di tempo per abbattere gli immobili, altrimenti dovranno restituire la somma.

Per accedere ai finanziamenti i comuni devono fare domanda online entro il 30 novembre 2016.

Tutte le informazioni necessarie per la presentazione della domanda di accesso ai finanziamenti sono disponibili sul sito del Ministero dell’ambiente.

 

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Italia, ministero ambiente, rischio idrogeologico

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