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Ecoreati: la legge è a un passo

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Forse tra pochi giorni avremo una legge sugli ecoreati: va confermato il testo già approvato dal senato

Le associazioni ambientaliste si sono riunite martedì davanti a Montecitorio per tenere alta l’attenzione sulla legge che istituisce nel Codice penale i nuovi delitti contro l’ambiente e che sta per completare il proprio iter parlamentare.

Il disegno di legge, già votato dal senato, deve infatti passare l’esame della camera dei deputati prima di diventare legge; quello che auspicano le associazioni è riassunto nell’hashtag della campagna: non va cambiata #neancheunavirgola.

‘Stop a qualsiasi ipotesi di modifica, il Ddl sui reati ambientali deve essere approvato nelle prossime settimane in via definitiva, senza cambiare neanche una virgola. Ai deputati chiediamo perciò un atto di responsabilità nei confronti del Paese, dell’ambiente, della salute dei cittadini, dell’economia sana e delle imprese oneste, che non possono più aspettare dopo 21 anni di attesa. Approvare questo provvedimento significherebbe fermare gli ecomafiosi e i ladri di futuro, aprirebbe una nuova era in cui chi inquina pagherebbe davvero, fermerebbe la concorrenza sleale e si darebbero nuove speranze al Paese. Modificarlo e farlo tornare al Senato dopo due anni di discussioni in Parlamento, con il serio rischio di vederlo affossare, sarebbe solo un grande regalo alle ecomafie e all’ecocriminalità. È arrivato il momento di scrivere la parola fine al suo iter parlamentare con l’approvazione definitiva alla Camera’, questo è il messaggio delle associazioni che si sono ritrovate martedì 14 aprile davanti al parlamento.

‘Dopo il via libera della Commissione Ambiente della Camera che non ha proposto modifiche al testo – spiegano Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente ed Enrico Fontana coordinatore nazionale di Libera – ci auguriamo che nei prossimi giorni anche in Commissione Giustizia avvenga lo stesso, in modo tale che il 27 aprile si possa garantire il voto definitivo dell’Aula. Purtroppo in queste ultime settimane non sono mancate le pressioni e le critiche da fronti opposti per chiedere ulteriori modifiche al testo. Se passassero farebbero tornare il provvedimento nuovamente in Senato per un quarto passaggio parlamentare, dove rischierebbe di essere affossato definitivamente, viste le tante difficoltà emerse nella estenuante discussione fatta a Palazzo Madama. Ieri, tra l’altro, sono scaduti i termini per presentare gli emendamenti in Commissione giustizia e Pd, M5s e Sel, partiti che hanno promosso il Ddl, non ne hanno presentanti. Questa è una buona notizia e speriamo che ora facciano lo stesso sia il relatore sia il Governo’.

‘Ci auguriamo – aggiungono Ciafani e Fontana – che i deputati guardino ai punti di forza di questo Ddl, che introduce finalmente nuovi delitti ambientali come ad esempio l’inquinamento, il disastro ambientale o il traffico di materiale radioattivo, che sarebbero sanzionati adeguatamente per la loro gravità. Ci sarà tempo e modo per migliorare ulteriormente il testo con provvedimenti successivi all’approvazione definitiva del Ddl alla Camera. È giunto il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità davanti al Paese’.

a.po

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ecoreati, legambiente, Legge

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