Greening Camp 2012: le aree tematiche di confronto

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Al primo Greening Camp che si terra’ giovedì 31 maggio presso la Luiss, giovani imprenditori e istituzioni discuteranno sulle Green Zone, le aree tematiche legate all’ambiente

Prende il via domani il primo Greening Camp, un appuntamento voluto dal Ministero dell’Ambiente per traghettare l’Italia oltre la crisi grazie alle green economy. Durante la tavola rotonda in cui giovani, imprenditori e istituzioni potranno confrontarsi sulle problematiche dell’Italia e sulle eventuali soluzioni, si discuterà in particolare delle Green Zone, le aree tematiche legate ad ambiente, sviluppo e sostenibilità. 

Ma quali sono le Green Zone su cui Ministeri, aziende e giovani dovranno lavorare e impegnarsi? Di seguito un elenco esplicativo ed esemplificativo delle tematiche che saranno al centro di dibattiti, discussioni e iniziative al Greening Camp e non solo.  

Gestione Integrata del Ciclo dei Rifiuti: bisogna pensare nuove forme di gestione integrate dei rifiuti, in modo tale da valorizzare lo scarto come risorsa e soprattutto integrare a monte le pratiche di riutilizzo o l’efficientamento dei sistemi di produzione energetica da biomasse. 

Efficienza energetica in tutti i settori: il moderno sistema di gestione integrata di produzione e consumo energetico sta rivoluzionando il modo di pensare ed utilizzare l’energia. Infatti, la possibilità di far parlare domanda e offerta, propone nuovi scenari nei quali l’efficienza ed il risparmio energetico passano anche per la predisposizione e la diffusione di sistemi intelligenti ed integrati (smart grid), in grado di sviluppare nei prossimi anni la produzione energetica da fonti alternative (grid parity). 

Materiali e Innovazione dell’edilizia: negli ultimi anni il settore delle costruzioni ha conosciuto una nuova fase di forte crescita, dovuta soprattutto alla importante richiesta di spazi abitativi nuovi. Da questo punto di vista è importante rivedere i principi della progettazione edilizia in modo tale da sviluppare un processo collettivo attraverso il quale l’ambiente costruito raggiunge nuovi livelli di equilibrio ecologico. 

Protezione del territorio e tutela del paesaggio: è fondamentale per il nostro Paese sviluppare una strategia di tutela e promozione dell’ambiente di ampio e respiro e con una visione larga. Fare questo significa superare la logica dei divieti e dei veti o nimby e affrontare con proposte e investimenti innovativi i temi della sicurezza del territorio, della tutela e della qualità dei paesaggi, nonché della promozione delle nostre immense risorse naturali.

Fiscalità ambientale: ripensare gli schemi di coinvolgimento dei cittadini nei processi di tutela e valorizzazione ambientale. Il risparmio energetico, la qualità delle risorse e la tutela dell’ambiente sono temi che non devono essere vissuti come un’imposizione o un freno alle attività umane. Bisogna quindi pensare a nuove forme di investimento “ambiente friendly”, comprese anche misure di incentivazione fiscale, per permettere il mantenimento di un giusto equilibrio tra scarsità delle risorse e consumi.

Gestione integrata del ciclo delle acque: attivare ricerche e strumenti sperimentali innovativi  finalizzati a salvaguardare e pianificare la gestione della risorsa idrica e degli ambienti ad essa associati attraverso tecnologie ecocompatibili. In particolare, è interessante discutere di nuovi progetti di recupero Eco-sistemico, di riqualificazione fluviale, impianti per l’affinamento di acque di prima pioggia, acque di lavaggio, acque reflue civili o industriali.

Energie alternative: l’energia “pulita” prodotta dalle fonti rinnovabili ci permette oggi di ridurre il livello di emissioni   da fonti tradizionali   e contribuisce ad avvicinarci all’auspicabile traguardo di abbattimento  delle quote di CO2; è indubbio ed evidente tuttavia che da sola non basti a contenere il sempre crescente fabbisogno di energia e quindi a ridurre in maniera significativa l’utilizzo dei combustibili fossili; ecco perché per arrivare a un mix energetico efficiente e sostenibile per le generazioni future  le energie alternative rappresentano la prima vera e concreta opportunità ‘efficiente e pulita’. 

Biotecnologie: se il nostro Paese risulta in ritardo nello sfruttamento industriale delle conoscenze scaturite dalla ricerca biotecnologica, altrettanto non si può certo dire circa il livello delle competenze scientifiche disponibili. Bisognerà valorizzare la ricerca applicata nel settore della salute (Red biotech), dell’agroalimentare (Green biotech) e delle biotecnologie industriali (White biotech) per innescare il circolo virtuoso tra investimento pubblico e attrazione di finanziamenti privati. Potenziare il sistema di trasferimento tecnologico dalla ricerca all’industria, da un lato, dotando le università del necessario supporto di business development, garantendo dall’altro un quadro normativo per la protezione della proprietà intellettuale delle invenzioni biotecnologiche

Mobilità urbana sostenibile: le nostre città devono uscire dall’asfissia che le circonda e ricrearsi per rendere più sostenibile il nostro futuro e quello delle nuove generazioni. La mobilità deve essere ripensata incentivando ed investendo sulle reti di conduzione elettriche e integrando le forme a dimensione umana con i mezzi intermodali di trasporto leggero. Vivere la città non più come luogo di ostacoli e barriere ma come spazio urbano in cui vivere e spostarsi “smart & green” (smart cities).

(fonte Ministero dell’Ambiente)

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Corrado Clini, energia pulita, gestione rifiuti, Green Economy, green zone, greening Camp, ministero ambiente, mobilità sostenibile

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