Groenlandia: scioglimento record ghiacciai

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I ghiacciai della Groenlandia si sono sciolti in pochissimi giorni: in alcuni punti, dall’8 al 12 luglio, le lastre hanno registrato una riduzione del ghiaccio del 97%

La Groenlandia ha visto sciogliere i suoi ghiacciai in tempi record. La riduzione delle lastre di ghiaccio, infatti, è avvenuta nell’arco di pochissimi giorni, al punto che in alcuni punti dall’8 al 12 luglio si è registrata una riduzione fino al 97%: il tasso di fusione più alto degli ultimi 30 anni. A  lanciare l’allarme sono i dati raccolti dai satelliti e analizzati dai ricercatori della Nasa. Quasi l’intera copertura di ghiaccio della Groenlandia, dal sottile ghiaccio marino alle piattaforme centrali spesse più di tre chilometri, ha sperimentato un notevole grado di fusione.

Lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia, durante la stagione estiva, è cosa naturale: ad altitudini elevate, la maggior parte del ghiaccio si scioglie e si ricongela rapidamente sul posto, mentre, vicino alla costa, una parte del ghiaccio sciolto viene trattenuto dalla coltre di ghiaccio e il resto si perde verso l’oceano. Quest’anno, però, il grado di fusione del ghiaccio è stato molto elevato. Le mappe dello scioglimento dei ghiacci della Groenlandia derivate dal satellite indiano Oceansat-2 e dai satelliti Terra e Aqua, della Nasa, hanno mostrato che l’8 luglio circa il 40% del ghiaccio marino si era sciolto. Il 12 luglio lo scioglimento era arrivato al 97%.

Ghiacciai Groenlandia


L’elevato tasso di scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia è coinciso con un picco di insolita aria calda sulla Groenlandia che ha dominato il clima a partire dalla fine di maggio. Anche la zona attorno alla Summit Station in Groenlandia, a circa tre chilometri sopra il livello del mare e vicina al punto più alto della calotta di ghiaccio, mostrava segni di fusione.

(gc)