Ibis eremita in Toscana. Cacciatori non sparate

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Alcuni Ibis eremita sono già arrivati in Toscana, red zone della migrazione. Cacciatori rispettate i patti, e non sparate

 

 

La Toscana ha iniziato a popolarsi di alcuni degli Ibis eremita in viaggio dal centro-europa alla volta dell’Oasi wwf di Orbetello, meta italiana di svernamento.  Il Parco Natura Viva li segue costantemente grazie alla app Animal Tracker, che li individua mentre sfiorano la costa, nella zona fra Lucca e Livorno.

Quello che ora si chiede ai cacciatori è di fare massima attenzione, di rispettare i patti e non sparare. L’ esame a raggi X che è stato fatto a Hella, ovvero all’Ibis trovato morto nel livornese lo scorso ottobre, ha evidenziato la presenza di pallini da caccia, una chiara prova del fatto che l’animale sia stato vittima di bracconaggio.

‘Sta ora alle associazioni venatorie prendersi la responsabilità di rispettare l’accordo che hanno stretto con noi pochi mesi fa, cercando di fare il possibile per evitare ulteriori perdite, in particolare in questa zona della Toscana.’, sostiene Johannes Fritz, capo progetto del LIFE+ “Reason for hope”, cofinanziato dall’ Ue e sostenuto in Italia dal Parco Natura Viva.

 

Quello che preoccupa è il fatto che, ad oggi, il bilancio delle perdite è pesante: dal 2002 al 2012 sono stati persi 60 ibis eremita, il 70% dei quali è stato trovato morto a seguito di bracconaggio o è scomparso durante il periodo venatorio in Italia.

gc 

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