Il lupo rischia l’estinzione a causa del cane?

Condividi questo articolo:

Gli esperti temono che l’ibridazioen cane-lupo posa mettere a rischio sia il lupo che l’uomo

Il rapporto tra il lupo e l’uomo è storicamente difficile, anche se una convivenza con l’animale è possibile. Uno dei pericoli più grandi per il lupo non è rappresentato dall’uomo, ma dal suo “cugino”, il cane. Infatti l’ibridazione cane-lupo è un fenomeno in crescita, ora che i lupi si stanno moltiplicando dopo anni di politiche che li hanno tutelati.

Osserviamo i numeri: in Italia ci sono 2.000 lupi e 700.000 cani randagi. Bastano queste cifre a far capire il rischio che corre il lupo nel nostro Paese. Quello di perdere la sua identità genetica, di estinguersi come specie autonoma, diluendosi nella massa dei cani vaganti.

Inoltre, ibridandosi con il cane, il lupo perde il suo carattere schivo che lo tiene a distanza dall’uomo e che lo rende di fatto innocuo per la nostra specie. Invece un lupo “ibridato” potrebbe essere spinto ad avvicinarsi all’uomo e ciò potrebbe portare a fenomeni aggressivi e spiacevoli.

Il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in Abruzzo, con i fondi europei ha varato un progetto innovativo per la lotta all’ibridazione. Un progetto chiamato Mircolupo, che può servire di esempio per altri territori.

Nel parco ci sono dai 70 ai 100 lupi, a seconda delle annate. I suoi zoologi per mesi hanno battuto 76 itinerari percorsi abitualmente da questi predatori nei 150.000 ettari dell’area protetta. Dopo aver raccolto gli escrementi ed estraendo il Dna, hanno stimato che almeno una ventina di lupi del parco sono ibridati con i cani.

‘Attenti al lupo’? È una bufala. Guardiamo al lupo esaminando i fatti e senza lasciarci coinvolgere dalle leggende su questo animale

 

Questo articolo è stato letto 649 volte.

cane, Ibridazione, lupo

Comments (9)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net