Ilva: la fabbrica di Taranto inizia a spegnersi

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Si spengono alcuni altoforni e acciaierie dell’Ilva: la fabbrica riduce la produzione e avvia la bonifica

 

L’Ilva di spegne. Non tutta, ma qualcosa si spegne. A due settimane di distanza dalla fermata dell’Altoforno 5, iniziano oggi le operazioni di spegnimento dell’Acciaieria 1, altro reparto dell’area a caldo che rappresenta il cuore della produzione.  Lo spegnimento degli impianti si deve alla manutenzione nell’ambito dei lavori previsti dall’Autorizzazione integrata ambientale.

 

Gli interventi su Afo5 e Acciaieria 1 porteranno ad un ridimensionamento dell’attività produttiva, che dovrebbe ripartire a pieno regime una volta ultimati i lavori di ristrutturazione. Al momento restano funzionanti gli altiforni 2 e 4 e l’acciaieria 2. Il fermo degli impianti comporta il ricorso a un numero maggiore di contratti di solidarietà. Attualmente sono coinvolti 2.310 dipendenti, a giugno saranno 3.178.

‘Una limitata e circoscritta presenza di amianto nelle guarnizioni di alcune finestre di uno stabile’ è stata riscontrata nell’ambito della periodica procedura di analisi delle strutture aziendali per il programma di bonifica amianto e messa in sicurezza degli stabilimenti, sostiene l’Ilva in amministrazione straordinaria, sottolineando che ‘non c’è stata alcuna dispersione di fibre e, di conseguenza, alcuna esposizione del personale, in quanto i manufatti sono integri. Nessun rischio quindi di danno alla salute. Sono state avviate inoltre le comunicazioni previste per legge – aggiunge l’Ilva – e le attività per la rapida rimozione’. Nel 2014, spiega l’azienda, sono stati effettuati oltre 1000 campionamenti con 110 interventi di bonifica.

gc

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