ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ucraina-Russia, Putin detta condizioni. Zelensky: "Trump farà finire guerra"-Ucraina, Kim spinge sui droni kamikaze ma per Trump "Kiev e Mosca la devono finire"-Juve-Pogba, divorzio ufficiale: l’annuncio-Palermo, spari a salve a scuola davanti ai bambini: è polemica-Bianca Berlinguer: "Insulti a proiezione film su mio padre, gridavano 'comunisti di m...'"-Ferrara, muore 29enne dopo aver assunto farmaci per influenza-Senza nazionalità e senza cittadinanza, a 32 anni 'prigioniera' dell'Italia: la storia-Edilizia, Ordine ingegneri Milano: "Su sospensione sportello unico serve chiarezza"-Usa, ordigno in fabbrica del deputato italiano Di Giuseppe: arrestato dipendente-Mattarella: "Poteri dello Stato non sono fortilizi contrapposti"-Covid Italia oggi, 2.631 casi e 86 morti: bollettino ultima settimana-Rai, Tagliavia (Rai Pubblicità) si dimette: fermento in azienda per trovare successore-Trump, quante minacce: da Russia a Corea del Nord, servono più armi nucleari-Allegri e il quarto Tapiro d'Oro: "Addio alla Juve non per colpa di Giuntoli"-Int, mercoledì 20 novembre convegno nazionale tributaristi-Aton IT, i programmatori serviranno ancora come supervisori e controllori delle attività IA-Malattie rare: cure solo per 5% patologie, al via campagna 'Molto più di quanto immagini'-Carburanti, domani confronto su quelli a basso impatto ambientale per veicoli storici-Depistaggio Borsellino, a processo altri 4 poliziotti-Lgs, neurologa Coppola: "Stabilire percorsi passaggio età adulta"

Le 33 aree a rischio in Italia per l’aumento del livello del mare

Condividi questo articolo:

Alcune parti del nostro paese finiranno sott’acqua?

Tra qualche anno ci accorgeremo che il global warming non è solo uno spauracchio diffuso dagli ambientalisti, ma un pericolo reale che metterà a dura prova le nostre vite. Perché quando il livello del mare crescerà nulla sarà più come prima, soprattutto in alcune zone. 

Se negli ultimi mille anni il Mediterraneo è cresciuto di 30 centimetri, nel corso dei prossimi centro si attende un aumento triplo. Lo spiega una ricerca sulle variazioni del livello del Mediterraneo coordinata dall’Enea, che dimostra come le previsioni al 2100 dell’Ipcc rappresentino un’evidente accelerazione dell’innalzamento del livello dei mari, dovuta principalmente al cambiamento climatico.

Nel nostro paese ci sono 33 aree a rischio per l’innalzamento del livello del mare. Le zone più estese si trovano sulla costa settentrionale del mare Adriatico tra Trieste e Ravenna, altre aree particolarmente vulnerabili sono le pianure costiere della Versilia, di Fiumicino, le Piane Pontina e di Fondi, del Sele e del Volturno, l’area costiera di Catania e quelle di Cagliari e Oristano.

Lo studio è stato realizzato insieme a ricercatori dell’Ingv e delle Università di Roma “La Sapienza”, di Bari “Aldo Moro”, Lecce, Catania, Haifa, Parigi e Marsiglia pubblicato sulla rivista scientifica Quaternary International.

“La ricerca ha preso in esame l’innalzamento del nostro mare in un arco temporale mai studiato prima – spiega all’Adnkronos Fabrizio Antonioli del laboratorio Modellistica Climatica e Impatti dell’Enea, che ha coordinato lo studio – In mille anni il Mediterraneo è aumentato da un minimo di 6 a un massimo di 33 cm, un livello inferiore del 65% rispetto alle più recenti proiezioni dell’Ipcc, secondo le quali l’innalzamento del mare a livello mondiale è stimato tra i 60 e i 95 cm entro il 2100″.

La situazione, spiega Antonioli, “è dovuta principalmente al cambiamento climatico causato dall’aumento della concentrazione di Co2 in atmosfera che, negli ultimi quattro anni, ha superato in modo stabile il valore di 400 ppm, un livello mai toccato sulla Terra negli ultimi 23 milioni di anni”.

 

Questo articolo è stato letto 108 volte.

Global Warmig, Global warming, innalzamento Mare, mediterraneo, Surriscaldamento globale

Comments (42)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net