ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ue, è stallo sul von der Leyen bis: maggioranza sull'orlo di una crisi di nervi-Bonus Natale anche per i genitori single, via il requisito del coniuge a carico-Elon Musk alla guida del Doge, innovazione o gigantesco conflitto di interessi?-Morire in Ucraina? Conviene più che avere un futuro: in Russia è 'deathonomics'-Ucraina-Russia, Kiev può produrre armi atomiche? Lo scenario-Attacco ai giudici, Mattarella stoppa Musk. E 'Mister X' sente Meloni-Iran, l'attivista Sanjari si toglie la vita: l'ultima protesta contro Khamenei-Trump sceglie Rubio come segretario di Stato, una ex dem alla National Intelligence-Salvini regala un Bacio a Lilli Gruber: "E' la giornata della gentilezza" - Video-Marine Le Pen, giudice chiede 5 anni di carcere-Chanel Banks, l'attrice di 'Gossip Girl' scomparsa è stata ritrovata in Texas-Emanuela Orlandi, fratello Pietro: "Usata per far diventare vittima papa Wojtyla"-Con Trump vittorioso vola il Bitcoin ma soffre…Trump Media. Ecco perché-Francia, uccide i tre figli in casa a Taninges: madre trovata morta in Svizzera-Manovra, Confservizi: "Bene impostazione, servono ulteriori fondi per settore idrico e Tpl"-E' morto Franco Ferrarotti, padre e decano della sociologia italiana-Trump alla Casa Bianca da Biden, stretta di mano e sorrisi - Video-Fuga da X, dal 'Guardian' a Jamie Lee Curtis: chi ha detto addio a Elon Musk-Ranieri nuovo allenatore della Roma, il sì dopo una trattativa vera-Aids, studio: in pazienti Hiv+ mai trattati molto efficace regime a 2 farmaci Dtg/3Tc

Mega dighe in Amazzonia: Greenpeace lotta a fianco degli indios

Condividi questo articolo:

Un’insieme di dighe mette a rischio la sopravvivenza degli indigeni Munduruku

Tra i piani del governo brasiliano c’è una gigantesca diga lungo il fiume Tapajós, tra i più grandi dell’Amazzonia. Verrebbe sacrificata un’area immensa e ricca di biodiversità allo scopo di produrre energia elettrica. 

La zona dove dovrebbe sorgere la diga è la patria degli indigeni Munduruku, un gruppo di 12mila persone che dipendono per la loro sopravvivenza proprio dal fiume. 

Greenpeace ha affiancato gli indigeni nella lotta e come prima cosa ha chiesto a nove ricercatori indipendenti di condurre un’analisi critica dei documenti necessari per autorizzare il progetto: la Valutazione di impatto ambientale e lo Studio di impatto ambientale.

Secondo i risultati dell’indagine, la documentazione fornita da Eletrobras, una delle principali compagnie elettriche brasiliane, non adempie al suo compito fondamentale: anziché offrire informazioni sui rischi ambientali del progetto per poter decidere se autorizzare la costruzione delle dighe, di fatto è solo uno strumento per legittimare scelte politiche già prese.

‘Ancora una volta, la discussione sulla costruzione di imponenti centrali idroelettriche è stata condotta senza consultare le popolazioni locali, come è invece previsto dalla Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, di cui il Brasile è firmatario. Tutti i cittadini, a partire dalle comunità più esposte ai rischi, dovrebbero essere coinvolte e avere voce in capitolo nel processo decisionale. Il governo brasiliano deve ascoltare i Munduruku e rispettare i loro diritti’, commenta Martina Borghi, Campagna Foreste di Greenpeace Italia.

 

Questo articolo è stato letto 261 volte.

brasile, Munduruku, Tapajós

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net