Non si ferma il commercio clandestino delle pinne di squalo

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Migliaia e migliaia di squali massacrati solo per le loro pinne per essere trasformati in una ciotola di zuppa

Purtroppo quello che era un sospetto è diventata una certezza confermata dalla ong per la tutela del mare Sea Shepherd Global: le pinne di squalo stanno ancora arrivando in maniera clandestina a Hong Kong, nonostante tutti i principali vettori di merce ne abbiano vietato il trasporto.

I contrabbandieri utilizzano container con etichette false o generiche.
Le pinne sono nascoste sotto categorie generiche quali “prodotti ittici”, “prodotti ittici essiccati”, “merci essiccate” o “prodotti marini essiccati”.

Maersk, Cathay Pacific e Virgin, vettori che hanno aderito alla messa al bando del trasporto di pinne di squalo, dopo che sono state fornite loro le prove, lavorano in stretta collaborazione con Sea Shepherd Global per risolvere il problema. “È in corso una completa revisione delle loro procedure di imbarco e dei meccanismi di allerta, per aiutarli ad applicare i loro bandi”, ha detto Gary Stokes di Shpherd Global.

“È cosi triste quello che il team di Sea Shepherd ha scoperto – ha detto Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin -: migliaia e migliaia di squali massacrati solo per le loro pinne per essere trasformati in una ciotola di zuppa. Le persone che hanno consapevolmente partecipato dovrebbero chinare il capo per la vergogna”.

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