‘Pokemon mania’: ecco i rischi per chi ha più di 30 anni

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Perpelssità di alcuni esperti sulla ‘regressione infantile’ di molti adulti

Il fenomeno (ludico) del momento è ‘Pokemon Go’, il gioco basato sulla realtà aumentata che ha riportato in auge dagli anni ’90 i simpatici mostriciattoli.

Il gioco non coinvolge solo i più giovani, anche agli adulti capita di girare muniti di cellulare a cacci di Pokemon.

Secondo alcuni esperti si tratta di un ‘meccanismo di regressione che ammorba e coinvolge strati di popolazione adulta, ‘alleati’ con bambini e adolescenti a esercitare il ruolo di ‘cercatori di Pokemon”.

È il parere espresso in una nota di Donatella Marazziti, docente di psichiatria a Pisa e direttore scientifico della Fondazione Brf, e del giornalista e sociologo Mario Campanella, componente del comitato scientifico della stessa Fondazione. I due rilevano un comportamento ‘fortemente immaturo che aggancia diverse generazioni su un obiettivo apparentemente assurdo e infantile, specchio di una contemporaneità decadente. Se pensiamo che a Bologna c’è stata una manifestazione con diecimila persone in piazza che a Bergamo ce ne erano altrettante e che a New York il fenomeno interessa già ora il 15% degli abitanti”, la stima è presto fatta’.

Quindi gli adulti appassionati di Pokemon go corrono qualche rischio?
‘E’ pensabile – spiegano Marazziti e Campanella – che questa infantile compulsione rappresenti una sorta di rimozione generale dai problemi che angosciano il mondo e da un presente che richiederebbe, invece, ben altri comportamenti’.

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adulti, Pokemon go

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