Tetano a Torino. Grave una bambina. Non era vaccinata

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Il vaccino antitetanico rientra tra i dieci antidoti classificati come obbligatori

Una bimba di sette anni è stata ricoverata all’ospedale infantile “Regina Margherita” di Torino per tetano. La situazione è grave, la bimba è in rianimazione, ma i medici si dicono “moderatamente ottimisti”.

Ricordiamo che il vaccino antitetanico rientra tra i dieci antidoti classificati come obbligatori per la frequenza scolastica dal decreto Lorenzin.

Purtoppo, come ricordano i dati dell’Istituto superiore di sanità, nel nostro Paese ci sono 5.000 bambini che ogni anno non vengono vaccinati contro malattie come tetano, poliomelite e difterite, e circa 10.000 non ricevono la profilassi all’età giusta contro morbillo e rosolia.

L’antitetanica, ricorda all’Ansa il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza, “è tra le 4 vaccinazioni da decenni obbligatorie, viene somministrata nel primo anno di vita del bambino e prevede dei richiami negli anni. Ora – sottolinea – è stata anche inclusa tra le dieci vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione a scuola”. Vaccinare i bambini, avverte l’esperto, “è fondamentale: il batterio del tetano, infatti, si trova nell’ambiente e nel terreno; la malattia non si trasmette da persona a persona, ma il rischio di contagio esiste ad esempio ferendosi ed entrando in contatto col terreno contaminato. L’unica arma per difendersi è quindi la vaccinazione”.

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