Riciclare vecchi bus

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In California diventano docce per i senza tetto

Quando si parla di riciclare, non si sbaglia mai!

Abbiamo scritto tantissimi articoli su questo argomento sul nostro portale.

Riciclare il cemento, riciclare la plastica, i regali di Natale, la carta, le bottiglie di vino, i noccioli di ciliegia, la carta delle uova di Pasqua e persino come passare dal riciclo agli oggetti di design: dalla semplice buccia d’arancia si può creare una lampada da tavolo super innovativa.

Insomma abbiamo capito che praticamente tutto si può riciclare, ma l’idea che spopola ormai da qualche anno a San Francisco è molto più eclatante delle tradizionali.

Parliamo delle persone senza tetto, che purtroppo negli ultimi anni, a causa di guerre e crisi economiche, sono in continuo aumento.

Uno dei problemi più grandi per chi si trova a vivere senza un tetto sopra la testa è sicuramente quello dell’igiene personale.

Le docce pubbliche in gran parte delle città sono una rarità. Io personalmente non ne ho mai viste!

A San Francisco, nel nord della California, (città collinare situata sulla punta di una penisola circondata dall’Oceano Pacifico) c’è un’organizzazione no-profit di nome Lava Mae, guidata da Doniece Sandoval, che ha deciso di venir incontro ai meno fortunati, convertendo vecchi autobus urbani fuori servizio in docce mobili.

Ogni autobus può contenere fino a 3 docce moderne, che si attivano digitalmente, e 2 bagni, incluso quello per i disabili, dotati di lavandino e di una piccola area per lo spogliatoio per garantire la massima privacy e il comfort ideale a chi ne fa uso. L’acqua viene prelevata dagli idranti posti sulla strada e riscaldata da uno scaldabagno da circa 200 litri. Nei loro bus, Doniece e il suo staff offrono ai senzatetto l’accoglienza come se fossero gli ospiti di un hotel donando loro i teli per la doccia, i saponi e l’occorrente necessario per rigenerarsi: in questo posto nessuno è “invisibile” e chiunque può trovare il calore e l’affetto che vivendo per la strada non riceve.

Doniece ha iniziato la sua attività nel 2014 nelle zone più emarginate di San Francisco riscuotendo un grande interesse in tutta la California e portando le sue docce anche a Los Angeles e Oakland. Dopo le docce mobili, Doniece ha progettato delle cabine igieniche usando dei “container trasportabili” e grazie a queste esperienze ha deciso di offrire ai senzatetto altri servizi essenziali non accessibili nelle loro condizioni. Per questo motivo ha ideato i “Pop-Up care Villages”, eventi che riuniscono volontari e organizzazioni no profit dove i senzatetto possono tagliarsi i capelli, ricevere consulenze legali o sottoporsi a visite mediche gratuite.

La città americana di san Francisco, ha un triste primato: si tratta, infatti, della capitale dei senzatetto negli USA, con più di 6500 persone senza fissa dimora.

Le docce su ruote non risolveranno di certo il problema dei senzatetto, ma almeno colmano un vuoto enorme nei servizi disponibili” spiega Doniece. La città di San Francisco, che aveva donato il primo autobus, visto il successo dell’iniziativa sta continuando a donare altri mezzi all’associazione. Speriamo che l’iniziativa possa venire emulata anche in altre città del mondo!

D.T.

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