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Avvoltoi per smaltire l’immondizia

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In Perù gli avvoltoi diventano dei controllori anti-immondizia

Enormi uccelli che si nutrono di carcasse, volatili senza cuore che volteggiano nel deserto cospirando il malaugurio: è questa l’immagine che abbiamo degli avvoltoi che svolazzano sulle teste degli ignari viaggiatori smarriti quando iniziano a sentire l’odore di morte. 

Ma, da qualche tempo, le cose sono cambiate. A Lima, in Perù, l’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale e il Ministero peruviano per l’Ambiente hanno creato un progetto per far mutare gli avvoltoi in guerrieri contro l’immondizia: l’iniziativa si chiama Gallinazo Avisa e cura il monitoraggio e l’identificazione delle aree inquinate grazie a un team di dieci uccelli che è stato dotato di dispositivi molto leggeri di localizzazione GPS e telecamere GoPro, in modo che il pubblico possa seguire i loro spostamenti in tutta la città.

Da figure mortifere a salvatori, c’è un video che li mostra come eroici investigatori che si assumono il coraggio di scovare i luoghi più degradati dalla sporcizia, un video che parla dal loro punto di vista e racconta la città e il suo hinterland dall’alto.

 Ogni volta che una concentrazione di spazzatura viene visitata dagli uccelli, chiunque stia guardando può avvertire la squadra e comunicare la posizione, in modo che il luogo possa essere raggiunto e pulito. 

Questa campagna serve ad aumentare la consapevolezza circa l’impatto ambientale causato dai nostri atteggiamenti superficiali nei confronti dei rifiuti, ricordandoci che le generazioni future dovranno raccogliere tutto quello che noi abbiamo «seminato», non rispettando lo smaltimento dei rifiuti, non curandoci del loro accumulo. In Perù, adesso, questa vergogna può diventare azione: saranno proprio gli avvoltoi a invertire questo senso di marcia.

E.C.

Uno studio sottolinea che l’uso di alcune sostanze nei farmaci destinati agli animali di allevamento può contaminare la catena naturale alimentare per aquile e avvoltoi. 

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avvoltoi, immondizia, Perù

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