Napoli, paradiso abitato da diavoli in attesa degli angeli della monnezza

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Eterna l’emergenza dei rifiuti nella città partenopea, ci si divide tra chi propone la discesa in campo degli angeli della monnezza e chi invece ‘esorta’ Napoli a trattare solo con le regioni del Sud. Insomma, ancora una volta Napoli si conferma un paradiso abitato da diavoli. Le parole di Goethe sono attualissime

Napoli, un paradiso abitato da diavoli. Lo disse Goethe visitando la capitale partenopea nel lontano ’700, nel suo Viagio in Italia, lo ha ripetuto Benedetto Croce nei suoi scritti napoletani dell’800, siamo costretti a ripeterlo ancora oggi, dinanzia all’ennesima tragedia dell’emergenza rifiuti che attanaglia non solo il ’ventre’ di Napoli ma l’intera città, capitale (in decadenza) del Mezzogiorno. Tra l’altro, il paradiso abitato da diavoli si è trasformato da tempo in vero e proprio inferno, all’inizio di un’estate – l’ennesima anche questa – che non ha fatto mancare già i suoi picchi di cocente calore.

E siamo ancora qui, a parlare di un’emergenza che dura da una vita, che ha visto susseguirsi governi nazionali, regionali, amministrazioni provinciali e comunali. Rimbombano ancora le parole di Adriano Sofri, di qualche giorno fa, che su ’La Repubblica’ si chiedeva se non fosse il caso di far scendere in campo gli ’angeli della monnezza’, che tanto ricordano gli angeli del fango del lontano 1966 che contribuirono a salvare Firenze dalla tristissima e dolorosissima alluvione. Certo, dice Sofri – riconoscendo lo spirito della provocazione – l’alluvione fu un fatto naturale (in cui la mano dell’uomo non fu del tutto assente), ma ora a Napoli ci troviamo di fronte ad un conglomerato di responsabilità umane, politiche, istituzionali, civili che Dio solo sa quanto sia pesante.

Allora che fare? Gli angeli della monnezza non saprebbero dove riporre questa spazzatura. L’idea padana è che Napoli potrà trattare con tutte le regioni del Sud (solo quelle del Sud, avete capito bene!). Ma al di là della provocazione, che nasconde lo spirito poco solidale di chi la fa, non si capisce ancora come mai una città come Napoli, che non dista molto da Salerno, Portici, Mugnano – posti che detengono il record della raccolta differenziata, in alcuni casi con punte del 60% – debba assistere a questo scempio. Uno scempio che violenta la sua storia, la sua arte, la sua natura. Napoli, un tempo paradiso abitato da diavoli, oggi inferno nell’attesa vana degli ’angeli della monnezza’. (michele guerriero)

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