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Quali sono i rifiuti di plastica maggiormente presenti sulle nostre spiagge?

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L’International Coastal Clenaup stila una Top 10, dove entrano per la prima volta le posate di plastica

Come ogni anni arrivano, implacabili, i risultati dell’International Coastal Cleanup (ICC), che mostrano i dati raccolti nel corso dello scorso anno. Da quanto raccontato nel loro report, quello che è venuto fuori quest’anno è che molto grave la maniera in cui mangiamo: tra i 10 articoli più comuni trovati sulle coste nei 120 paesi battuti, infatti, ben 7 sono legati all’alimentazione.

Si tratta di involucri per alimenti, cannucce e bacchette per girare, posate di plastica, bottiglie per bevande, tappi di bottiglia, coperchi di plastica e bicchieri e piatti monouso. Le altre tre categorie erano sacchetti di plastica per la spesa, altri sacchetti di plastica (in realtà entrambi questi rifiuti potevano, comunque, essere collegati al cibo) e, infine, mozziconi di sigarette.

Sulla base dei precedenti risultati, l’ICC afferma che è la prima volta che forchette, coltelli e cucchiai di plastica compaiono nella Top 10, con quasi 2 milioni di pezzi. Forse dipende dal fatto che, in qualche modo e nonostante tutto, ancora questa oggettistica alimentare usa e getta è sinonimo di convenienza – ma quale convenienza? Posate, cannucce, tazze da caffè da asporto e bottiglie di plastica sono tutti esempi di prodotti che non dovrebbero nemmeno esistere, che sono sinonimo di una velocità di fare le cose che non contiene alcun tipo di coscienza sociale e ambientale.

Ovviamente, l’ICC racconta anche di strani ritrovamenti sulle spiagge, tipo un lampadario, un finto albero di Natale, una porta da garage e un registratore di cassa – negli anni passati, erano stati ritrovati abiti da sposa, lavatrici, materassi e altro.
Esempi assurdi di inquinamento, sui quali dobbiamo agire, cambiando la nostra cultura alimentare e pensando a dove andrà finire ognuna delle cose con cui entriamo in contatto.

 

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