Roma invasa dalle discariche: frigoriferi, tv e cellulari. Tutto a cielo aperto

Condividi questo articolo:

Denuncia aperta di Antonio Galdo sul sito www.nonsprecare.it, in pieno centro a Roma discariche a cielo aperto, da Lungotevere Dante all’area di Villa Ada, una delle zone verdi più importanti della città, con 13 discariche abusive. La domanda del giornalista: è possibile che nessuno se ne accorga?

 

di Antonio Galdo, www.nonsprecare.it

All’inizio non volevo crederci. E così ho deciso di fare un sopralluogo, e ho scoperto che, come denunciano diversi giornali e il circolo “Sherwood” di Legambiente Lazio, a Roma si moltiplicano le discariche a cielo aperto, in pieno centro. Dove i cittadini buttano, come se fossero dei rifiuti da infilare nel cestino della spazzatura, frigoriferi, televisori, pc, lavatrici, elettrodomestici. Tutti rifiuti che dovrebbero seguire un altro percorso, compreso il possibile riciclo. Nella zona del Lungotevere Dante, per esempio, fa impressione la striscia di 600 metri lineari coperti, abusivamente, dall’ammasso di elettrodomestici fuori uso. Qui il sindaco Francesco Rutelli voleva fare un mega parcheggio lungo il fiume, e il suo successore pensava a una spiaggia, con piscina, che riproponesse il fascino della Senna. I progetti sono finiti nel cestino, e il Lungotevere Dante è diventato una gigantesca discarica. Come nell’area di Villa Ada, uno dei parchi più importanti della capitale,  dove si contano 13 discariche abusive lungo una superficie di oltre 10mila metri quadrati. Domanda: è normale vivere in una città di questo genere? Ed è possibile che nessuno se ne accorga?  

 

 

Questo articolo è stato letto 39 volte.

antonio galdo, discariche abusive, elettrodomestici, frigoriferi, lungotevere dante, nonsprecare.it, Roma, tv, villa ada

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net