Stati Uniti: obiettivo riduzione rifiuti
Il governo imposta un traguardo di diminuzione del 50% degli scarti di cibo entro il 2030
Lo sforzo che viene chiesto agli abitanti degli Stati Uniti da parte del governo mira all’ottenimento di cibo sano per le persone che ne hanno bisogno, protezione per le risorse naturali, riduzione dell’inquinamento ambientale e promozione di approcci innovativi riguardanti il cibo e il suo smaltimento. Per questo, sono stati fissati, per la prima volta, dei parametri sui rifiuti: una riduzione del 50% entro il 2030. Da parte sua, il governo federale garantisce una nuova partnership sia con le organizzazioni benefiche che con quelle religiose, sia con il settore privato che con i locali e le comunità tribali per concorrere al raggiungimento degli obiettivi.
L’annuncio è avvenuto una settimana prima che i leader mondiali si riunissero in occasione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York per affrontare pratiche di sviluppo sostenibile, dalla produzione al consumo.
Perché la popolazione mondiale continui a crescere è necessario ridurre la quantità incredibile di spreco di cibo che esiste negli Stati Uniti (e nel mondo). Si parla di una perdita del 31% dell’offerta globale di cibo che provoca il maggiore introito nei rifiuti solidi urbani da parte di un singolo componente, rappresentando una parte significativa delle emissioni di metano degli Stati Uniti (le discariche sono in terza posizione tra i responsabili di queste emissioni nel Paese). Gli esperti assicurano che ridurre le perdite anche solo del 15% vorrebbe dire fornire cibo sufficiente a sfamare più di 25 milioni di americani ogni anno, contribuendo a ridurre drasticamente l’incidenza dell’insicurezza alimentare per milioni di statunitensi -oltre che le emissioni nocive di metano.
Già nel 2013, l’USDA (United States Department of Agriculture) e l’EPA (US Environmental Protection Agency) avevano lanciato un progetto per la creazione di una piattaforma in cui tutte le parti della catena alimentare potessero condividere le migliori pratiche su riduzione, riciclo e recupero di cibo e rifiuti. Entro la fine del 2014, questa piattaforma aveva oltre 4.000 partecipanti attivi, ben superando l’obiettivo iniziale di raggiungere 1.000 partecipanti entro il 2020. Ma ci sono state anche altre iniziative, come una app per aiutare i consumatori a conservare il cibo in modo sicuro e a comprendere meglio le etichette, oppure una serie di ricerche su tecnologie innovative per ridurre gli sprechi.
Il programma è di implementare queste iniziative, unendole anche a campagne di educazione, informazione e incoraggiamento verso le buone pratiche e le soluzioni per garantire, oltre al rispetto ambientale, il risparmio economico.
EC
Roy Klauer
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