Zero waste in sanità: rivoluzionare il settore per un futuro sostenibile
Cos’è e come funziona
Il settore sanitario è uno dei maggiori contributori alla produzione di rifiuti a livello globale. Ogni giorno, ospedali e cliniche generano tonnellate di rifiuti monouso, da guanti e mascherine a strumenti chirurgici. In un’era dove la sostenibilità è sempre più prioritaria, l’adozione di pratiche “zero waste” nel settore sanitario non solo è possibile, ma necessaria.
Gli ospedali sono ambienti ad alta intensità di risorse e producono una vasta gamma di rifiuti, inclusi materiali pericolosi e non pericolosi. Questi rifiuti, se non gestiti correttamente, possono avere impatti negativi significativi sull’ambiente, come l’inquinamento del suolo e delle acque, nonché sull’aria attraverso l’incenerimento.
Cosa significa zero waste in sanità?
Zero waste in ambito sanitario mira a ridurre al minimo la produzione di rifiuti, attraverso pratiche di prevenzione, riduzione, riciclaggio e riuso dei materiali. L’obiettivo è quello di chiudere il ciclo dei materiali utilizzati, trasformando i rifiuti in risorse e riducendo l’impatto ambientale complessivo.
- Materiali biodegradabili e compostabili: sostituire i materiali monouso con alternative biodegradabili o compostabili può ridurre significativamente i rifiuti. Per esempio, l’utilizzo di bande di garza compostabili o di strumenti chirurgici in materiali biodegradabili sono passi avanti promettenti.
- Riduzione dei materiali monouso: l’implementazione di protocolli che limitano l’uso di materiali monouso, favorendo invece quelli riutilizzabili dove possibile, è essenziale. Questo può includere l’adozione di strumenti chirurgici riutilizzabili e la sterilizzazione in loco.
- Riciclaggio avanzato: migliorare le infrastrutture di riciclaggio negli ospedali per includere più categorie di rifiuti e assicurarsi che i materiali riciclabili non finiscano nei rifiuti generali.
- Educazione e formazione del personale: educare il personale sanitario sulle pratiche zero waste è cruciale per il successo di queste iniziative. La formazione può includere la corretta segregazione dei rifiuti, l’importanza del riciclo e l'uso efficace delle risorse.
- Partnership con fornitori sostenibili: collaborare con fornitori che condividono un impegno per la sostenibilità può aiutare a ridurre l’impronta ecologica del settore sanitario. Questo può includere l’acquisto di prodotti certificati ecologici e la scelta di fornitori locali per ridurre le emissioni legate al trasporto.
Alcuni ospedali hanno già iniziato a implementare con successo pratiche zero waste. Per esempio, l’ospedale di Gunderson in Wisconsin, USA, ha ridotto i suoi rifiuti dell’attraverso programmi di riciclaggio e compostaggio, e collaborando strettamente con i fornitori per ridurre il packaging.
L’adozione di pratiche zero waste in sanità non è solo una necessità etica ma anche una strategia efficace per ridurre i costi operativi a lungo termine, migliorare l’efficienza e contribuire a un futuro più sostenibile.
È essenziale che il settore sanitario prenda l’iniziativa in questo movimento, dato il suo ruolo centrale nella società e il significativo impatto ambientale che può avere. Il passaggio a un modello zero waste può sembrare impegnativo, ma è fondamentale per la salute del pianeta e delle future generazioni.