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Sardegna: i cambiamenti entro il 2030

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Diventerà un’isola green e bio

Meta di tantissimi turisti italiani e stranieri la Sardegna è una grande isola italiana situata nel Mar Mediterraneo e caratterizzata da circa 2000 km di costa, spiagge sabbiose e da un entroterra montuoso attraversato da sentieri escursionistici. Il suo paesaggio frastagliato è costellato da migliaia di nuraghi, misteriose rovine in pietra dalla forma ad alveare, costruiti nell’Età del Bronzo.

Da qualche tempo si sta lavorando per un primato d’eccellenza: trasformarla entro il 2030 nella prima isola totalmente naturale e biologica.

La Sardegna deve essere l’avamposto mondiale in cui si pratica la vita umana compatibile con la resilienza del pianeta – ha spiegato il promotore dell’iniziativa Efisio Arbau – occorre un metodo di lavoro per le popolazioni che ci vivono, per riprendersi quella naturalità che garantirebbe lo sfruttamento di tutto il territorio regionale, produzioni di qualità e quantità adeguate alla popolazione residente e quella dei turisti che amano la nostra terra“.

Il modello del Sikkim a cui ispirarsi.

Quando parliamo di record, ci riferiamo a quello italiano.

Perché a livello mondiale è già accaduto.

Già nel 2016 il Sikkim è il primo stato in India ad essere certificato 100% biologico con la conversione degli ultimi 75.000 ettari di terreni agricoli prima coltivati con metodi convenzionali. Da allora gli agricoltori guadagnano il 20% in più rispetto a prima.

Consapevolezza del cibo sano, genuino e garantito e rispetto dell’ambiente: sono gli elementi su cui punta il presidente Efisio Arbau per il lancio della Sardegna 100% verde e autonoma.

La programmazione comunitaria va nella stessa direzione indicata dall’associazione: energia pulita, ritorno alla produzione delle materie prime, turismo sostenibile.

La conversione di tutta la Sardegna alle colture ed allevamenti biologici sarebbe comunque un primato tutto europeo.

Se la Sardegna diventasse un territorio totalmente green e biologico, i cittadini sardi potrebbero riscoprire la consapevolezza del cibo sano, genuino e prodotto nel rispetto del pianeta Terra.

Proprio per questo l’associazione “La Base” punta a realizzare intere filiere alimentari per uomini e animali 100% green, 100% biologiche e 100% sarde.

D.T.

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