Scioglimento dei ghiacciai: rischio prossima pandemia?
Il riscaldamento climatico potrebbe liberare virus vecchi migliaia di anni
Uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. ha portato alla luce una scoperta nelle acque del lago Hazen, il più grande della regione artica, all’interno del quale si nasconderebbe materiale genetico virale che se scongelato potrebbe infettare gli organismi circostanti.
Questo studio è stato condotto perché il cambiamento climatico sta rapidamente trasformando gli ambienti e sta diventando fondamentale quantificare il potenziale di ricadute in nuove pandemie che potrebbero essere causate da spillover.
Il team specifica che per effettuare l’analisi è stato “fatto ricorso a un approccio di metagenomica focalizzato su due ambienti, il suolo e i sedimenti lacustri dal lago di Hazen, il più grande lago d’acqua dolce dell’Alto Artico al mondo. Abbiamo usato il DNA e l’RNA per ricostruire la virosfera del lago sia nei suoi sedimenti che nei suoli, e la sua gamma di ospiti eucariotici. Abbiamo quindi stimato il rischio di fuoriuscita misurando la congruenza tra gli alberi filogenetici dell’ospite virale e quello eucariotico, e mostrato che il rischio di fuoriuscita aumenta con il deflusso dal ghiacciaio, un indicatore del cambiamento climatico. Se il cambiamento climatico dovesse spostare anche la gamma di specie di potenziali vettori virali e serbatoi verso nord, l’Alto Artico potrebbe diventare un terreno fertile per le pandemie emergenti”.
I precedenti
Nel 2016 a causa di un’ondata di caldo anomala e di un conseguente scioglimento del permafrost, in Siberia scoppiò un caso di antracite, che si rivelò essersi conservata nella carcassa di una renna: il virus è passato all’uomo e vi fu anche una vittima, un bambino.
Anche nel 2014 sempre nel permafrost siberiamo fu ritrovato e risvegliato un virus gigante che pare fosse ospite del ghiacciaio da ormai 30.000 anni.
Non è semplice prevedere eventuali spillover, poiché, affinché avvenga il contagio, il virus e l’organismo ospitante devono trovarsi nello stesso ambiente. Ma a causa del cambiamento tanti animali stanno emigrando e spostandosi e di conseguenza diventa complicato calcolare in maniera precisa le variabili.
Luna Riillo
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