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USA: pericolo peste suina

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La minaccia del virus mortale della peste suina africana innesca il più grande sequestro di prodotti agricoli della storia

Gli agenti federali statunitensi hanno sequestrato almeno un milione di chili di maiale che veniva contrabbandata dalla Cina attraverso più di 50 container stazionandi nei porti di New York e New Jersey: la carne potrebbe essere stata contaminata dal virus emorragico che ha ucciso migliaia di maiali e fatto schizzare il prezzo della carne alle stelle.

Il micidiale virus, che ha già colpito la Russia e l’Europa orientale, si diffonde sia attraverso i prodotti a base di carne, che attraverso i mangimi ed è molto resistente. Il virus della peste suina africana, inoltre, può sopravvivere nelle carni lavorate, come hot dog, salumi e salsicce, per mesi e mesi.

Se il virus dovesse colpire i suini statunitensi, potrebbe costare la perdita di decine di miliardi di dollari l’anno. Finora, gli scienziati sostengono che la malattia non è trasmissibile agli esseri umani, ma i più allarmisti parlano già di una possibile mutazione.

Le ispezioni non sono sufficienti. Gli Stati Uniti hanno bisogno di cambiamenti radicali non solo nelle politiche d’importazione di carne, ma anche nelle politiche d’importazione della soia. Inoltre, il rischio è molto più altro per gli animali confinati (condizione estremamente diffusa in America). Se l’industria americana del “Big Food”continua a pensare solo al guadagno, sarà difficile applicare politiche di prevenzione davvero efficaci.

In Cina, dove vive metà dei maiali del mondo, oltre mezzo milione sono già stati giustiziati per sospetta contaminazione.

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allevamento, peste, Suini

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