Dalle foglie che fluttuano nel vento l’idea per un generatore di energia

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Piccole antenne producono energia dall’alternanza luce-ombra

Gli scienziati del Laboratorio di elettronica organica della Linköping University hanno creato un materiale che rilascia un impulso elettrico quando si passa dalla luce all’ombra e viceversa. Magnus Jonsson, professore e autore della ricerca, ha detto di aver tratto ispirazione dalla fluttuazione delle foglie

In precedenza, il team di ricerca, insieme agli scienziati dell’Università di Göteborg, aveva creato piccole nanoantenne che assorbono la luce solare e generano calore. In un articolo del 2017 su Nano Letters, aveva rivelato che le antenne potevano addirittura essere applicate ai vetri delle finestre.

Gli scienziati sono partiti da qui per sviluppare un generatore ottico, che combina piccole antenne con un film piroelettrico. “Piroelettrico” si riferisce alla tensione elettrica che si sviluppa quando un materiale viene riscaldato o raffreddato.

Le antenne (realizzate in oro e argento, ma potrebbero esser fatte anche di alluminio e rame) generano calore, che viene convertito in elettricità con l’aiuto del polimero. Ma prima, il polimero deve essere polarizzato per creare un dipolo con una netta differenza tra carica positiva e negativa. L’estensione della polarizzazione influenza la forza della potenza generata.

Miliardi di piccoli generatori potrebbero essere distribuiti uniformemente sulla superficie di qualsiasi materiale, con uno spazio, l’uno dall’altro, di soli 0,3 micrometri.

Lo studio, al momento in fase embrionale, mostra solo uno dei tanti modi in cui possiamo sfruttare la luce naturale nella nostra vita quotidiana.

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