Ecoinvenzioni: la pianta robot ad energia solare che esplorerà Marte

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La pianta robot Plantoide, è una speciale macchina ad energia solare che verrà utilizzata per le esplorazioni spaziali del suolo marziano e per il monitoraggio dei terreni agricoli inquinati

 

Una pianta robot ad energia solare per esplorare Marte e monitorare terreni agricoli inquinati. E’ questo, in sintesi, l’ambizioso progetto tutto italiano che sta venendo alla luce nei laboratori del Centro di micro-biorobotica di Pontedera (Pisa).

L’innovativa pianta robot, simile ad un piccolo bonsai e battezzata con il nome di ‘Plantoide’, dovrebbe avere delle caratteristiche ‘funzionali’ molto simili a quelle di un vegetale: combinando una nuova generazione di tecnologie hardware e software, la macchina avrebbe infatti la capacità di esplorare diverse tipologie di terreno ed accrescersi in risposta agli stimoli esterni, imitando allo stesso modo il comportamento delle radici vere di un piccolo arbusto.

La pianta robot ‘Plantoide’, è costituita in particolare da un ‘apice radicale’ munito di sensori, attuatori e unità di controllo, e da un tronco robotico energeticamente autonomo grazie all’integrazione di alcuni micro-pannelli solari (simili a delle foglie) impiegati per l’alimentazione della macchina. Tutte le componenti inoltre, sono collegate tra loro mediante una speciale ‘struttura allungata’.

La nuova pianta robot ‘Plantoide’ potrebbe quindi essere impiegata nelle attività più disparate: dalla bonifica dei terreni agricoli alla ricerca del petrolio, fino all’esplorazione del suolo marziano. Sui viaggi spaziali verso il Pianeta rosso, nello specifico, la pianta robot ‘Plantoide’ sarebbe in grado di affondare nel terreno le sue ‘radici-sensori’, andando alla ricerca di sali, azoto e acqua per ottenere informazioni utili da inviare sulla Terra. Le stesse tecnologie, sviluppate nell’ambito del progetto ‘Plantoide’, offrono infine numerose altre applicazioni: dal campo biomedico, realizzando ad esempio nuovi endoscopi, alla ricerca sotterranea di minerali e petrolio, con nuove sonde e nuovi sensori sviluppati ad hoc.

Attualmente, il primo prototipo di pianta – robot sta per essere realizzato nei laboratori del Centro di micro-biorobotica a Pontedera. Già entro la fine di questo mese, il prototipo vedrà la luce nello stesso momento in cui si concluderà il progetto ‘Plantoid’ finanziato dalla 

Commissione europea con 1,6 milioni di euro. Per avere maggiori informazioni sul progetto, è comunque possibile consultare questo sito.

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