11 alimenti da evitare per ridurre il rischio d’infiammazione
Gli alimenti ricchi di lectina hanno un effetto infiammatorio ed irritante. Ecco quali sono.
Steven Gundry, direttore dell’International Heart & Lung Institute e fondatore e direttore del Center for Restorative Medicine, a Palm Springs e Santa Barbara, California, ha pubblicato nel 2017 il libro “The Plant Paradox”, in cui spiegava che alcuni alimenti salutari, come la quinoa, contengono elevate quantità di lectine, un principio attivo infiammatorio e irritante.
Le lectine sono un tipo di proteine che può legarsi allo zucchero: livelli elevati possono essere trovati in alcuni alimenti vegetali, come fagioli e legumi, cereali integrali e alcune verdure. Gli esseri umani non sono in grado di digerirle tutte, quindi viaggiano attraverso l’intestino indisturbate. A causa delle loro proprietà leganti, le lectine possono causare carenze nutrizionali, interrompere la digestione e causare gravi danni intestinali.
Recentemente, il Dr. Steven Gundry ha ampliato quanto espresso nel suo libro, divulgando questa lista di alimenti da evitare:
– Mais – I chicchi di mais sono ricchi di lectina e da questi vengono estratti prodotti come lo sciroppo di mais, l’amido di mais, i cereali per la colazione. Questo significa che l’americano medio mangia mais più volte al giorno, tutti i giorni.
– Carne – i bovini e i polli ruspanti vengono alimentati spesso col mais. Bisognerebbe preferire gli animali da pascolo.
– Prodotti caseari – i prodotti caseari ricavati dal latte delle mucche – anche quelle nutrite con erba – contengono una proteina simile alla lectina, chiamata caseina A1. Sarebbe meglio optare per i prodotti caseari a base di latte di capra, di pecora e di bufala.
– Legumi – Fagioli, lenticchie, piselli e soia hanno il più alto contenuto di lectina di qualsiasi gruppo alimentare. Questo è il motivo per cui tendono a causare gas, gonfiore e indigestione se mangiati in grandi quantità.
– Solanacee – Melanzane, bacche di goji, peperoni (peperoni e peperoncini piccanti come peperoncino e jalapeño), patate e pomodori appartengono tutti a questa famiglia: contengono tutti alti livelli di lectina, in particolare nei loro semi e bucce.
– Arachidi e anacardi – Il burro di mandorle è un’alternativa gustosa e priva di lectina.
– Quinoa – La quinoa è diventata un popolare sostituto senza glutine per il grano, ma è anche carica di lectina. Per assaporare la quinoa senza rischi, prendi in considerazione l’ammollo e la fermentazione prima della cottura, come facevano gli Antichi Incas.
– Zucche e zucchine
– Oli vegetali – La maggior parte degli olii vegetali proviene da alcuni degli alimenti elencati sopra. L’olio di mais, l’olio di soia e l’olio di girasole sono tutte potenti fonti di lectina. Inoltre, la maggior parte del mais e della soia coltivati per produrre oli vegetali sono geneticamente modificati per produrre alti livelli di lectina, che allontanano gli insetti.
– Grano
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