Bambini indaco
Sono dotati di capacità speciali o soprannaturali
Avete mai sentito parlare di bambini indaco?
La parola “indaco” in se ha diversi significati.
Oltre ad essere un comune della provincia di Milano, indaco in botanica, si riferisce ad un arbusto delle leguminose originario dell’India, alto sino a 1,5 m, con fiori rossi, rosa o bianchi.
In ottica, il colore della radiazione luminosa con lunghezza d’onda compresa fra 425 e 455 nm, il sesto dei sette colori dello spettro solare, intermedio tra azzurro e violetto.
Principalmente però lo abbiniamo al colore.
L’indaco è il 6° colore dell’arcobaleno. Fu Isaac Newton a scoprirlo, ma, recentemente, alcuni scienziati credono che quelle lunghezze d’onda identifichino in realtà il violetto. Sembra, infatti, che l’indaco di Newton non fosse altro che ciò che noi oggi identifichiamo come blu.
C’è però un altro collegamento con la parola “indaco” e sono i bambini.
Scopriamo chi sono e quali caratteristiche possiedono.
Una generazione di bambini con poteri soprannaturali.
Quello dei bambini indaco è un concetto pseudoscientifico nato nell’ambito della subcultura New Age con cui si indica una generazione di bambini che sarebbero dotati di tratti e capacità speciali o soprannaturali.
Ma come si fa a riconoscere un bambino indaco?
Possiedono una spiccata empatia, una ferrea forza di volontà e una straordinaria intelligenza creativa.
Sono poco tolleranti verso qualsiasi forma di autorità.
Hanno poteri paranormali come telepatia e chiaroveggenza.
Lorenzo Montali, docente di psicologia sociale, esperto di leggende metropolitane e rappresentazione della scienza e della tecnologia dell’Università Milano-Bicocca e vicepresidente del Cicap, Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, ha dichiarato “sono bambini speciali, con un’aura diversa e un preciso scopo: portare il mondo in una nuova fase evolutiva di serenità, pace e tranquillità. I bambini indaco, anche detti i “bambini delle stelle”, descrivono una teoria che non ha nulla di scientifico, ma che di sicuro può affascinare molte persone”.
La teoria dei bambini indaco infatti non è tenuta in alcuna considerazione dalla comunità scientifica, in particolare per la totale assenza di prove empiriche a sostegno.
La mancanza di fondamento scientifico è confermata peraltro anche da alcuni fra coloro che sostengono la teoria, come Doreen Virtue, autrice di The Care and Feeding of Indigos.
Per approfondire meglio l’argomento, vi consigliamo di cercare le tantissime letture scritte negli anni sul tema di questi bambini oppure anche un film: Hungry Hearts. Film drammatico del 2014 diretto da Saverio Costanzo tratto dal romanzo “Il bambino indaco” di Marco Franzoso.
D.T.
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