Creati muscoli artificiali che rispondono alla luce

Condividi questo articolo:

Sono stati realizzati in laboratorio muscoli che si contraggono quando vengono stimolati dalla luce

 

Una piccola rivoluzione in campo scientifico e medico. Alcuni esperti hanno realizzato in laboratorio muscoli che si contraggono quando vengono stimolati dalla luce. Il risultato, ottenuto grazie ai ricercatori dell’università della California a Los Angeles coordinati da Julio Vergara, potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione: i muscoli sensibili alla luce potrebbero portare a possibili terapie per chi non può più parlare o respirare autonomamente a causa di una paralisi.

I muscoli, già testati sui topi, si basano sulla tecnica dell’optogenetica, che combina l’uso della luce alla manipolazione genetica: i muscoli rispondono alla luce grazie all’introduzione nelle loro cellule di un gene di un’alga sensibile alla luce, chiamata rodopsina.

 

In realtà, lo stesso gruppo di ricerca californiano aveva già usato l’optogenetica per realizzare il muscolo del cuore nei topi, facendolo battere con la luce fuori ritmo, per simulare un’aritmia. Ma ora hanno anche dato nuove speranze per i muscoli involontari. ‘I muscoli dello scheletro seguono regole diverse da quelli del cuore. Ogni loro fibra si contrae separatamente, consentendo di controllare i movimenti, la forza e la precisione del muscolo’, spiega Philipp Sasse, coautore dello studio.

In futuro con l’optogenetica si potranno trattare diversi disturbi del movimento. In molte malattie, i nervi si degradano ma i muscoli rimangono funzionanti. Qualsiasi cosa riesca a stabilizzare il muscolo può portare ad una terapia’, ha commentato Vergara.

gc 

Questo articolo è stato letto 17 volte.

creare muscoli, cuore, muscoli, muscoli involontari

Comments (10)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net