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Dove si nasconde la materia oscura?

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Una coppia di scienziati ha avuto un’idea stimolante

Una coppia di scienziati alla ricerca della materia oscura ha avuto un’idea nuova, interessante e insolita: la materia oscura potrebbe essere intrappolata all’interno di pianeti giganti gassosi che hanno risucchiato le particelle misteriose e invisibili come sabbie mobili cosmiche.

I ricercatori ritengono che l’attrazione gravitazionale di un pianeta possa catturare le particelle di materia oscura, che poi finirebbero per scontrarsi e distruggersi a vicenda, rilasciando esplosivi lampi di calore – come riferisce Wired.

Per questo, è ovvio che i pianeti vicini al centro della galassia, dove probabilmente c’è un’enorme quantità di materia oscura, potrebbero essere insolitamente caldi, secondo una ricerca teorica pubblicata recentemente sulla rivista Physical Review Letters da Rebecca Leane e Juri Smirnov.

Anche se il duo di scienziati non ha modo di testare questa idea in questo momento, sondare questi mondi interni della galassia alla ricerca di sorprendenti tracce di calore sarebbe un buon modo per utilizzare la prossima generazione di telescopi spaziali una volta lanciati.

Rebecca Leane, fisica delle astroparticelle al MIT e al National Accelerator Laboratory, ha detto a Wired che il semplice passaggio attraverso l’alone di materia oscura della Via Lattea sarebbe sufficiente a un gigante gassoso per aspirarne un po’.

E una volta che la materia oscura è intrappolata nell’atmosfera di quel pianeta, le sue particelle si schianterebbero “come palle da biliardo”, rallentando ed emettendo calore ogni volta che colpiscono un protone.

Ci vorrà del tempo prima che i ricercatori possano effettivamente verificare le loro ipotesi sulle sabbie mobili della materia oscura.

Gli attuali osservatori orbitali, come il telescopio spaziale Hubble, non sono all’altezza di fare una tale ricerca, ma già il telescopio spaziale James Webb, una volta lanciato, potrebbe avere la strumentazione necessaria per determinare se gli esopianeti vicino al centro della galassia sono insolitamente caldi.

Con questo approccio atipico e creativo, forse potremmo trovare qualche risposta per quell’85% di particelle oscure che compongono l’universo in cui ci muoviamo.

 

 

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