Ebola: due casi sospetti a Padova

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Allarme ebola in Italia: a Padova si teme per due pazienti che mostrano febbre e sintomi sospetti

 

Primi casi sospetti di ebola a Padova. Dopo Bologna, Varese, Gallarate, anche in Veneto scatta l’allarme per i primi probabili casi sospetti di febbre emorragica, un’epidemia grave che sta affliggendo l’Africa. L’ebola ha un esordio improvviso e un decorso acuto, ed è caratterizzata da emorragie, sanguinamenti, petecchie, epistassi.

Da ieri si teme per due pazienti dell’ Azienda ospedaliera di Padova: messi immediatamente in isolamento in stanze singole, i due sono stati oggetto di approfondimenti diagnostici serrati.

Dati i numeri allarmanti e i casi sospetti che si moltiplicano in Europa, vediamo insieme i principali sintomi e come prevenire l’ebola.

Come si trasmette il virus ebola? Si trasmette all’uomo attraverso lo stretto contatto con il sangue, le secrezioni, gli organi o gli altri fluidi di animali infetti. 

Quali sono i sintomi del virus? L’ebola ha un periodo di incubazione che può variare da due fino a 21 giorni, anche se in media è di circa una settimana. I sintomi, che appaiono improvvisamente, sono febbre alta fino a 39°, mal di testa, dolori muscolari, grave debolezza, stanchezza, nausea, emorragie interne ed esterne. 

 

Come prevenire il contagio da Ebola? Per prima cosa è bene evitare di mettersi in viaggio in aree dove i focolai sono noti; non mangiare la carne di animali selvatici e la carne cruda; evitare il contatto fisico con persone ammalate (o morte a causa della malattia) e i loro escreti corporei; evitare il contatto con animali selvatici vivi o con i loro cadaveri.

gc

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