Gli effetti del cumino nero sulla salute

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Ci sono ottimi motivi per introdurre l’olio di cumino nero nella propria alimentazione

La Nigella sativa, comunemente nota come “cumino nero”, è una pianta originaria dell’Asia meridionale.

I suoi semi crudi, l’olio e l’estratto di semi sono stati usati migliaia d’anni dalla medicina tradizionale, come rimedi per l’eczema, la tosse, il mal di testa, il diabete, l’asma, infezioni e ipertensione.

Per questo, negli ultimi tempi, ricercatori di tutto il mondo hanno voluto testare i suoi effetti sul corpo, in particolare sul sistema nervoso e sul sistema cognitivo.

I motivi per consumare la Nigella sativa sono davvero tanti. Il principio attivo più interessante è il Thymoquinone, un agente epatoprotettore, antinfiammatorio, antitumorale e antiossidante.

I semi, però, contengono anche l’a-Hederin, un altro potente agente anticancerogeno, vitamine, minerali (come fosforo, zinco, ferro e carotene), acidi grassi insaturi, tra cui l’acido linoleico e l’acido oleico, e acidi grassi saturi.

Il cumino nero protegge il cuore, non solo abbassando la pressione sanguigna, ma anche riducendo i lipidi nel sangue. Questo impedisce a questi ultimi di accumularsi e otturare o indurire le arterie. Secondo la ricerca, il cumino nero riduce il colesterolo totale, il colesterolo LDL e i trigliceridi.

L’olio può aiutare a ridurre l’infiammazione, in condizioni come l’artrite. Nei ratti con sclerosi multipla, ha perfino diminuito l’infiammazione autoimmune del cervello: opera bloccando l’NF-KB (R), una delle principali cause dell’infiammazione.

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