I rischi delle bevande energetiche

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Secondo l’American College of Sports Medicine i bambini dovrebbero evitarle

Se, da un lato, gli adulti si affidano a bevande energetiche per affrontare lavori faticosi, soprattutto di notte, potrebbe essere saggio proibire ai bambini di berli, almeno fino a quando non diventano sufficientemente grandi. A dichiararlo, l’American College of Sports Medicine (ACSM) sulla rivista di revisione clinica Current Sports Medicine Reports.

Un paradosso visto che il merketing si rivolge sempre più spesso ai più giovani.

Il Dr. John Higgins ha spiegato che i dati relativi a questi prodotti hanno rivelato “livelli eccessivi di caffeina” che possono influire negativamente sui “sistemi cardiovascolari, neurologici, gastrointestinali, renali ed endocrini”. Le bevande energetiche possono anche causare sintomi psichiatrici.

Higgins ha espresso la necessità di adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza dei bambini e degli adolescenti, insieme ad adulti con patologie, soprattutto cardiovascolari.

Le bevande energetiche sono altamente caffeinate e, tra i loro ingredienti, ci sono “vitamine, minerali, amminoacidi e miscele di erbe” differenti. L’obiettivo dell’ACSM, è quello di garantire la sicurezza di coloro che partecipano all’attività atletica, diffondendo sagge raccomandazioni. Se, da un lato, a brevissimo termine possono dare benefici, preoccupanti sono gli effetti a lungo termine.

Viste queste “controindicazioni”, potremmo optare tutti per un sostegno energetico naturale, come quello fornito da bevande a base di curcuma.

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