Il cuore deve stare attento ad alcuni integratori

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Una nuova ricerca avverte che gli integratori alimentari potrebbero contenere uno stimolante cardiovascolare potenzialmente dannoso, noto come igenamina

Vitamine, erbe, prodotti botanici: gli integratori alimentari, lo sappiamo, molto spesso sono una maniera facile e veloce per migliorare alcune nostre funzioni, supplire ad alcune mancanze e migliorare la nostra salute. Invece di raccattare quello che ci manca ingrediente per ingrediente, buttiamo giù tutto insieme, con una compressa, una bevanda o similare.
Eppure, secondo un nuovo studio, bisogna stare molto attenti a quello che ci sceglie di prendere, visto che alcune componenti potrebbero essere parecchio nocive.

Il ragionamento alla base di questo studio è partito dagli Stati Uniti, non solo per la quantità di prodotti del genere che vengono utilizzati e dalla quantità di persone che finiscono in ospedale dopo averlo fatto, ma anche perché, visto che gli integratori non necessitano dell’approvazione della FDA prima di essere posizionati sugli scaffali, molto spesso possono contenere ingredienti nocivi – e, a volte, perfino non dichiarati. La FDA deve dimostrare che un supplemento non è sicuro prima di poterlo rimuovere dal mercato, quindi la lotta è molto complessa da fare.

Lo studio in questione, ancora in attesa di essere pubblicato, è uno studio indipendente, che è stato condotto da scienziati provenienti dall’organizzazione mondiale della sanità pubblica NSF International, dalla Harvard Medical School e dal National Institute for Public Health and the Environment (RIVM) dei Paesi Bassi.

Grazie alle ricerche gli scienziati hanno trovato che negli ingredienti degli integratori era spesso presente uno stimolante cardiovascolare potenzialmente dannoso, l’igenamina – che va anche sotto il nome di norcoclaurina e demetilcoclaurina – rubricato con dosaggi imprecisi. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, c’è da sapere che sono già due anni che la World Anti-doping Agency (WADA) ha proibito l’igenamina per l’uso nello sport.
Insomma: i consumatori dovrebbero stare molto attenti a questo ingrediente e controllare sempre che non sia presente negli integratori alimentari che scelgono.

 

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