Il Qigong potrebbe giovare all’ipertensione?

Condividi questo articolo:

Pubblicato uno studio sul rapporto tra Qigong e pressione sanguigna

Il Qigong, un esercizio tradizionale cinese, aiuta i praticanti a coltivare il “qi” (forza vitale vitale) attraverso diverse tecniche. Esistono varie forme e stili di Qigong e possono sostenere la salute, migliorare le prestazioni fisiche o aiutare a sentirsi “centrati”.

Per questo, alcuni ricercatori hanno voluto vedere se il Qigong potesse aiutare le persone con ipertensione ad abbassare la pressione sanguigna.

Nelle persone con ipertensione, la pressione arteriosa sistolica (SBP) e la pressione diastolica (DBP) sono sempre elevate. Quando l’ipertensione non viene trattata, può causare gravi problemi di salute come malattie cardiovascolari, cerebrovascolari e renali, che possono persino portare alla morte.

Secondo gli autori di questo studio, molto spesso manca una tempestiva diagnosi. Quale potrebbe essere, quindi, il ruolo del Qigong?

Gli autori dello studio hanno voluto verificare se un minuto al giorno di esercizi, per cinque giorni totali di test, potesse far la differenza. Per questo hanno condotto una sperimentazione controllata sul personale della University Sains Malaysia (USM) con ipertensione primaria.

Dai risultati emersi, il Qigong in tempi così brevi non abbassa per forza la pressione sanguigna. La pratica del Qigong, però, può abbassare gli indici di stress, partecipando al benessere generale del paziente. Per questo aspettiamo con curiosità nuovi esperimenti, con tempi d’esercizio più lunghi.

Questo potrebbe essere un motivo in più per conoscere la medicina tradizionale cinese, le cui terapie hanno effetti molto interessanti sull’uomo

Questo articolo è stato letto 48 volte.

pressione sanguigna, Qigong

Comments (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net