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Meno nicotina, più salute

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La FDA ha annunciato che prevede di diminuire i livelli di nicotina nelle sigarette

La US Food and Drug Administration (FDA) ha un nuovo obiettivo per gli Stati Uniti: abbassare la quantità di nicotina nelle sigarette, visto che è questa sostanza a provocare dipendenza. Secondo le stime di questo ente governativo, l’uso del tabacco – principalmente il fumo di sigarette – uccide più di 480.000 americani all’anno e costa quasi 300 miliardi di dollari all’anno in assistenza sanitaria diretta e perdita di produttività.

Inoltre, le sigarette, si sa, provocano danni non solo a chi ne fa uso, ma anche a chi lo subisce: quindi le conseguenze di questa dipendenza sono un vero onere per la salute pubblica: ridurre i livelli di nicotina, unito ad altre misure, politiche potrebbe aiutare a prevenire milioni di decessi correlati al tabacco negli Stati Uniti.
Pur nella paura che una decisione di questo tipo potrebbe portare conseguenze indesiderate, come la nascita e la crescita di un mercato nero di sigarette a più alto contenuto di nicotina, la proposta viene sostenuta da una ricerca pubblicata sulla rivista «New England Journal of Medicine», che ha suggerito che milioni di persone potrebbero beneficiarne.

Si stima che, se questo scenario dovesse davvero accadere, circa 5 milioni di fumatori adulti potrebbero smettere di fumare entro un anno e – cosa ancora più sorprendente – entro il 2100 oltre 33 milioni di persone – per la maggior parte giovani e giovani adulti – potrebbero evitare di diventare fumatori regolari, passando dall’attuale 15% all’1,4%.

Per alcuni, dunque, la speranza è che la FDA si muova il più rapidamente possibile per trasformare questo piano in realtà, mentre per altri abbassare il livello di nicotina nelle sigarette potrebbe anche portare a più sigarette fumate dagli attuali fumatori.
Staremo a vedere cosa accadrà.

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nicotina, ricerca, sigarette

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