Olive, noci e un bicchiere di vino rosso: ecco il segreto per una lunga vita

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Il convegno annuale della FISMAD illustra le nuove scoperte sul rapporto tra alimentazione e longevità

Il convegno annuale della Federazione Italiana delle Società Malattie Apparato Digerente (FISMAD), il più importante evento italiano per la gastroenterologia in programma dal 21 al 24 marzo, a Roma, illustrerà i più recenti studi scientifici sulle abitudini alimentari degli ultracentenari curati dall’ Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (AIGO).

Gli studi condotti nelle cinque aree nel mondo che si distinguono per longevità e salute – le zone di Villagrande Strisaili (Sardegna), Loma Linda (USA), Nicoya (Costa Rica), Ikaria (Grecia) e Okinawa (Giappone) – hanno infatti dimostrato che il cibo e le abitudini legate a questo possono essere una vera e propria “medicina naturale”.

Alla base di una lunga vita c’è sia il patrimonio genetico, sia un’alimentazione basata su prodotti poco raffinati e di origine non industriale, il consumo abbondante di vegetali, la scelta di grassi vegetali e, di conseguenza, olive, noci, mandorle e frutta a guscio. Le migliori fonti di proteine rimangono i legumi, le uova, i formaggi e, in misura minore, il pesce.

E’ importante, poi, smettere di mangiare prima di sentirsi sazi, diminuire il numero di calorie e assumere alimenti contenenti il resveratrolo, come il vino rosso: abitudini di questo tipo hanno un’influenza sui meccanismi biochimici che coinvolgono alcune proteine, chiamate sirtuine, che proteggono l’organismo dallo stress ambientale, migliorano l’invecchiamento, prevengono i tumori, contrastano la sindrome metabolica, riducono il tessuto adiposo e prevengono le malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer.

“Uno dei segreti di lunga vita è sintetizzato dal detto giapponese ‘Hara hachi bu’, cioè la raccomandazione di alzarsi da tavola quando si è sazi solo all’80%.” ha dichiarato Gioacchino Leandro, presidente dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (AIGO) ”Infatti, tutti gli studi sulle popolazioni dove si concentrano il maggior numero di centenari mostrano che questi ultimi hanno in comune una restrizione delle calorie assunte, compresa tra le 1200 e le 1500 al giorno. E la suddivisione dei macronutrienti è molto simile a quella della nostra dieta mediterranea: 55% di carboidrati, 35% di grassi e 10% di proteine”.

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