Antinfiammatori a largo spettro
Strumenti cruciali nella lotta alle infiammazioni
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono comunemente impiegati per diverse finalità, tra cui l’attenuazione del dolore, la diminuzione dell’infiammazione e la riduzione della febbre. Questi farmaci non sono solo analgesici, ma agiscono anche contro l’infiammazione e abbassano la temperatura corporea in caso di febbre. Inoltre, influenzano la coagulazione del sangue, il che può essere vantaggioso in alcune circostanze, come nel caso dell’aspirina utilizzata a basse dosi giornaliere per prevenire attacchi cardiaci o ictus in individui ad alto rischio.
Possono essere dei potenti alleati anche nella cura per l’influenza stagionale.
Sebbene i FANS siano diffusamente adoperati per trattare varie condizioni, come mal di testa, dolori mestruali, lesioni muscolari, sintomi da raffreddore e influenza, artrite e altre forme di dolore cronico, non sono sempre appropriati per ogni paziente e possono talvolta provocare effetti collaterali indesiderati.
Tipologie di antinfiammatori a largo spettro
Solitamente sono disponibili in diverse tipologie di formati che gli acquirenti possono utilizzare in base al proprio gusto personale o per come gli sono stati consigliati dal medico; nello specifico possono essere:
- Capsule
- Compresse
- Iniezioni
- Supposte
- Creme o gel.
Molti di questi possono essere acquistati direttamente senza prescrizione, mentre altri richiedono una ricetta medica.
La differenza sta nei dosaggi: i farmaci disponibili senza prescrizione medica presentano dosaggi più bassi rispetto a quelli che necessitano di ricetta. Ad esempio, l’ibuprofene prescritto è disponibile in dosaggi di 400, 600 e 800 mg, mentre la concentrazione massima per l’ibuprofene acquistabile da banco è di 400 mg.
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) generalmente iniziano a fare effetto in un breve lasso di tempo, spesso entro poche ore. La rapidità con cui agiscono varia in base all’obiettivo del trattamento. Ad esempio, l’effetto analgesico si manifesta più velocemente rispetto all’azione antinfiammatoria.
Per cosa si utilizzano gli antinfiammatori a largo spettro
Sono utilizzati per una varietà di condizioni mediche in cui l’infiammazione è un sintomo chiave. Alcune delle principali applicazioni di essi sono:
- Artrite: sia l’artrite reumatoide che l’osteoartrite sono condizioni in cui gli antinfiammatori a largo spettro possono essere utilizzati per ridurre dolore e infiammazione nelle articolazioni.
- Dolore muscolare e lesioni: per alleviare l’infiammazione e il dolore associati a strappi muscolari, distorsioni o altre lesioni muscolo-scheletriche.
- Dolore mestruale: molti antinfiammatori sono utilizzati per alleviare il dolore e l’infiammazione associati alla dismenorrea (dolore mestruale).
- Malattie autoimmuni: in condizioni come il lupus eritematoso sistemico e la sclerosi multipla, gli antinfiammatori a largo spettro possono aiutare a gestire l’infiammazione sistemica.
- Condizioni dermatologiche: alcuni disturbi della pelle che comportano infiammazione, come la psoriasi, possono beneficiare di questi farmaci.
- Condizioni respiratorie: malattie come l’asma e la bronchite cronica, che coinvolgono infiammazione delle vie aeree, possono essere trattate con antinfiammatori a largo spettro.
- Febbre: alcuni di questi farmaci sono efficaci nel ridurre la febbre, che è una risposta infiammatoria del corpo a infezioni o altre malattie.
- Prevenzione di eventi cardiovascolari: farmaci come l’aspirina, a basse dosi, sono utilizzati per prevenire coaguli di sangue in soggetti a rischio di attacchi cardiaci o ictus.
È importante ricordare che, nonostante la loro efficacia, gli antinfiammatori a largo spettro possono avere effetti collaterali e non sono adatti a tutti i pazienti. Pertanto, il loro uso deve essere sempre supervisionato da un professionista sanitario.
Luna Riillo
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