I primi segnali di Parkinson potrebbero essere nelle feci
Una proteina presente nelle feci potrebbe dare risposte preventive
Un gruppo di studio della Heinrich-Heine University di Dusseldorf ha scoperto che i pazienti con disturbi comportamentali del sonno REM isolati presentano nelle feci elevati livelli di aggregati di α-sinucleina, segno clinico del Parkinson che nasce nel sistema enterico.
«Abbiamo utilizzato l’analisi di distribuzione dell’intensità della fluorescenza basata sulla superficie per rilevare e quantificare singole particelle di aggregati di α-synucleina nelle feci di 94 pazienti affetti da PD, 72 pazienti isolati con disturbi del sonno a movimento rapido degli occhi (iRBD) e 51 sani. Abbiamo misurato concentrazioni significativamente elevate di aggregati di α-synucleina nelle feci dei pazienti iRBD rispetto a quelli dei pazienti sani (p = 0,024) o dei pazienti con PD (p < 0,001). I nostri risultati mostrano che gli aggregati di α-synucleina sono escreti nelle feci e possono essere misurati» affermano i ricercatori nell’incipit dello studio.
Il metodo utilizzato per la misurazione e che potrebbe portare ad una svolta positiva nel futuro della lotta a questa malattia è stato denominato sFIDA, letteralmente analisi di distribuzione dell’intensità di fluorescenza basata sulla superficie.
Secondo la definizione dell’OMS il Parkinson è «una condizione degenerativa del cervello associata a sintomi motori (movimento lento, tremore, rigidità, deambulazione e squilibrio) e una vasta gamma di complicazioni non motorie (disturbi cognitivi, disturbi mentali, disturbi del sonno e del dolore e altri disturbi sensoriali). I disturbi motori, come la discinesia (movimenti involontari) e la distonia (contrazioni muscolari involontarie dolorose) contribuiscono alle limitazioni della parola, della mobilità e delle restrizioni in molte aree della vita. La progressione di questi sintomi provoca alti tassi dei requisiti di cura e di inabilità. Molte persone con PD sviluppano anche demenza durante il corso della loro malattia».
La disabilità e la morte causata da questa malattia stanno aumentando esponenzialmente negli ultimi anni, più velocemente di qualsiasi altro disturbo neurologico e qualsiasi passo verso una soluzione alla diagnosi preventiva potrebbe salvare molte vite.